Margaret Atwood realizza una versione infiammabile del suo romanzo più famoso, Il racconto dell’ancella. E il video contro la censura diventa virale.
Gli autori protestano contro la censura dei libri sempre più diffusa negli Stati Uniti. E tra questi non poteva mancare Margaret Atwood. L’autrice è la protagonista di una brillante campagna pubblicitaria che la vede impugnare un lanciafiamme. Avete capito bene: la scrittrice tenta di dare fuoco al suo romanzo più famoso al mondo, Il racconto dell’ancella, ma non ci riesce. Perché? L’edizione è infiammabile, realizzata per essere battuta all’asta. L’obiettivo è quello di contrastare la censura dilagante negli States, messa in atto da scuole e biblioteche che condannano anni e anni di letteratura.
Penguin Random House, la casa editrice che pubblica i suoi romanzi, ha realizzato una campagna pubblicitaria provocatoria. Questa versione de Il racconto dell’ancella è realizzata con materiali ignifughi, una sostanza che rende qualsiasi materiale ben resistente al fuoco o che comunque limita la possibilità di combustione.
Perché Margaret Atwood incendia Il racconto dell’ancella
Si tratta di un’edizione unica nel suo genere e presto battuta all’asta. Motivo per cui la casa editrice ha realizzato una campagna pubblicitaria ad hoc con l’intenzione di far parlare di sé. La stessa Margaret Atwood ha preso parte al video con la speranza di attirare l’attenzione e di lottare contro l’aumento del divieto e delle restrizioni dei libri nelle scuole degli Stati Uniti d’America. In una dichiarazione, l’autrice ha spiegato: “Non avrei mai pensato che avrei provato a bruciare uno dei miei libri, per poi fallire. Il racconto dell’ancella è stato bandito molte volte, talvolta da interi paesi come il Portogallo e la Spagna ai tempi di Salazar e dei franchisti. A volte anche dai consigli scolastici e talvolta anche dalle biblioteche“.
Un gesto simbolico, che non avrebbe bisogno di spiegazioni verbali, e diventato prontamente virale. Margaret Atwood ha impugnato un lanciafiamme per protestare contro quei genitori che chiedono a gran voce di bandire alcuni libri dalle scuole in Canada e negli Stati Uniti. Per questo ha realizzato una versione infiammabile de Il racconto dell’ancella, per metterlo all’asta. Il ricavato andrà a sostegno delle battaglie che difendono la libertà di parola.
La campagna è una provocazione che parte dal titolo, The Unburnable Book, il libro infiammabile. La casa editrice ha così descritto il progetto: “Negli Stati Uniti e in tutto il mondo i libri vengono spesso contestati, banditi e persino bruciati. Abbiamo così creato un’edizione speciale di un libro che è stato contestato e bandito per decenni“. Il racconto dell’ancella versione infiammabile nasce “per proteggere questa storia vitale e per essere un simbolo potente contro la censura“.