Ansa, Murale Alfredino Rampi
Profanata la tomba di Alfredino Rampi a pochi giorni dall’inaugurazione del murales omaggio a lui dedicato nel quartiere romano della Garbatella.
Il 30 maggio 2022 Roma è incredula quanto tutta Italia. Il segno del degrado e dell’insensatezza, forse per l’ignoranza di questi tempi incerti, si è manifestato sulla tomba del piccolo Alfredino Rampi, morto il 13 giugno del 1981 dopo esser caduto in un pozzo a Vermicino. Il lungo tentativo del salvataggio è stato seguito dall’Italia intera con angoscia straziante, incollata davanti alla tv, in una delle prime dirette della storia della Rai. La tragedia è diventata anche una miniserie, assai rispettosa di quel dolore. Da allora il nome di Alfredino non si è mai più dimentico.
Manca infatti poco al 40esimo anniversario della morte del piccolo Rampi e Roma, pochi giorni fa lo ha omaggiato nel quartiere Garbatella con un murales. Lo schizzo che copre un’intera facciata di un palazzo, riproduce quell’immagine che per molte ore ha occupato spazi televisivi e prime pagine di quotidiani. Ma il ricordo doloroso di chi c’era e chi l’ha visto in tv ha lasciato spazio ad un terribile sfregio. La lapide che ricorda la sepoltura del bambino al cimitero del Verano, sempre nella Capitale, è stata imbrattata in una serie di svastiche.
Il Tg Regionale della Rai ha dato la notizia dell’atto ignobile accaduto al cimitero Verano di Roma. La “più ferma condanna alla vile profanazione” è stata espressa dall’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Una notizia che mai avremmo voluto leggere e che indigna profondamente. Mi auguro che al più presto i colpevoli vengano individuati dalle forze dell’ordine” riporta l’Ansa. A commentare il fatto che ha lasciato increduli gli italiani è stato anche il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri: “E’ inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo #AlfredinoRampi imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio. Alfredino resta nei nostri cuori e #Roma gli ha appena dedicato questo bel murale a #Garbatella. Questi barbari si vergognino”, ha scritto su Twitter. Si tratta di un qualcosa che nessuno mai avrebbe immaginato di sentire e commentare. Sdegno per la profanazione della tomba di Alfredo, che ha riunito tutti in un’eco di tristezza.
In un comunicato, anche il Centro Alfredino Rampi ha voluto esprimere il profondo sdegno per la profanazione della tomba. Feriti ancora una volta nella loro intimità sono Franca e Nando. “Nostro compito – prosegue il comunicato del Centro – è anzitutto tutelare la famiglia Rampi, tutti i volontari e gli amici che si sono sentiti colpiti insieme a loro e, al contempo, tutti gli italiani che hanno a cuore la storia di Alfredo“. Episodi di queste genere possono lasciare una profonda indignazione, manifestata oggi da un’Italia delusa e sdegnata.
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