Sull’Ucraina l’ombra del conflitto atomico
Putin ordina alle truppe russe di prendere il Donbass "in un mese". A Mosca le esercitazioni delle forze nucleari
Sulla guerra in Ucraina le ombre lunghe del nucleare. Le forze nucleari della Russia starebbero svolgendo esercitazioni a Ivanovo, a nord-est di Mosca. Dal canto loro gli Usa forniranno a Kiev sistemi missilistici “più avanzati” per colpire “obiettivi strategici“, annuncia Joe Biden.
Il presidente americano si riferirebbe ai lanciatori Himars, che le forze armate Usa fornirebbero a Kiev assieme a munizioni capaci di una gittata massima di 80 chilometri. “Non stiamo incoraggiando l’Ucraina a colpire oltre i suoi confini“, specifica Biden. Ma riguardo a una possibile escalation atomica del conflitto da parte russa afferma che “l’uso di armi nucleari comporterebbe gravi conseguenze“. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, infatti, le forze nucleari agli ordini del Cremlino stanno svolgendo esercitazioni nella provincia di Ivanovo, a nord-est di Mosca. Circa 1.000 militari si starebbero esercitando in manovre intensive utilizzando oltre 100 veicoli tra cui i lanciamissili balistici intercontinentali Yars, ha affermato il dicastero.
Su terreno di guerra, intanto, è corsa alla conquista del Donbass. Le truppe di Mosca premono sempre più forte. “Prendere il Donbass entro un mese” è la consegna di Putin agli alti comandi militari. Mentre Severodonetsk è sempre più stretta nella morsa di accerchiamento, l’ordine di Vladimir Putin arriva perentorio. I russi, che la resistenza ucraina ha ricacciato indietro dai territori di Kiev e Kharkiv, da alcune settimane si sono concentrati sul Donbass. Non senza aver prima concluso la conquista di Mariupol, la grande città portuale sul Mare d’Azov nella regione di Donetsk, costringendo alla resa i militari di Kiev asserragliati nell’acciaieria Azovstal.
Donetsk e Lugansk: il ‘prezzo’ della pace
Adesso per la Russia è sempre più determinante assumere il controllo delle intere regioni di Lugansk e Donetsk. L’ordine che il Cremlino ha dato – e che gli 007 dell’Ucraina hanno rivelato – chiarisce una volta di più le attuali priorità strategiche dell’offensiva. Dopo quasi 100 giorni di invasione Mosca è a un punto di svolta. La conquista dei territori da cui tutto è partito, con il riconoscimento da parte russa delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, alla vigilia del conflitto, potrebbe far dichiarare al presidente russo missione compiuta. E potrebbe persuaderlo a sedersi a un tavolo di trattative per chiudere le ostilità.
Ucraina in difficoltà
A Severodonetsk, l’avanzata russa appare ormai inarrestabile. “La maggior parte” della città è in mani nemiche, ha ammesso ieri, dopo un’altra giornata di intensi combattimenti strada per strada, il governatore Sehiy Gaidai. Il 90% degli edifici privati è distrutto o danneggiato. “La situazione nella direzione del Donbass è molto complicata. Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l’epicentro dello scontro“, ha detto in un discorso video sui social il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.