In occasione della preghiera del Regina Coeli di domenica 5 giugno Papa Francesco lancia un nuovo accorato appello per la pace in Ucraina. Il Santo Padre ritorna a rivolgere il suo messaggio per il cessate il fuoco e auspica che la proroga della tregua nello Yemen possa essere di ispirazione nei conflitti di tutto il mondo.
A cinquanta giorni dalla Pasqua, Papa Francesco ricorda, in questa domenica 5 giugno, la Festa della Pentecoste; e in questa occasione, dopo la recita del Regina Coeli, il Santo Padre rivela: “Nella Pentecoste il sogno di Dio sull’uomo diventa realtà“, ma le guerre nel mondo rappresentano un “incubo” che si oppone a questo segno di speranza e unione fraterna nel mondo.
Dopo la riflessione su questo momento evangelico importante in cui “popoli del mondo parlano la stessa lingua e si capiscono“, perché lo Spirito Santo è disceso su di loro, il Pontefice invoca la pace nel mondo; il messaggio del Papa si rivolge ai responsabili degli Stati. La preghiera è che nel mondo ogni conflitto, a partire dalla guerra in Ucraina, possa essere fermato; pensando a tutti coloro che soffrono conseguenze dirette e indirette dagli scontri.
Papa Francesco contro l’incubo della guerra
Domenica 5 giugno si celebra la Solennità di Pentecoste, giorno in cui lo Spirito Santo discende su tutti gli apostoli cinquanta giorni dopo la Pasqua. In occasione di questa importanza ricorrenza per la Chiesa Cattolica, Papa Francesco torna a parlare della guerra in Ucraina; il messaggio del Santo Padre risuona forte in una Piazza San Pietro gremita e le sue parole sono rivolte a tutti e specialmente ai responsabili delle Nazioni. “A Pentecoste, il sogno di Dio sull’uomo diventa realtà; cinquanta giorni dopo la Pasqua, popoli che parlano lingue diverse si incontrano si capiscono. Ma ora a cento giorni dall’inizio dell’aggressione armata all’Ucraina sull’umanità è calato nuovamente l’incubo della guerra, che è la negazione del sogno di Dio“. Il Santo Padre ricorda che i popoli, anziché avvinarsi si allontano, si scontrano, si uccidono; le persone sono allontanate dalle loro case e il dolore dilaga in tante strade del mondo.
“E mentre la furia della distruzione della morte imperversa e contrapposizioni divampano, alimentando un’escalation sempre più pericolosa per tutti, rinnovo l’appello ai responsabili delle Nazioni. Non portate l’umanità alla rovina per favore“; è questo il ‘grido‘, sempre pacato ma accorato e convinto di Papa Francesco, che invoca la pace. Un applauso di approvazione invada tutta la piazza tra le persone accorse per assistere alla preghiera del Regina Coeli, un consenso ad un’invocazione forte: “Si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco ed una soluzione sostenibile“. Il Santo Padre chiede di ascoltare il grido disperato di chi soffre e di avere rispetto per la vita umana; e la supplica del Pontefice riguarda anche la distruzione “macabra” di città e villaggi in tutto il mondo. “Continuiamo per favore a pregare, ad impegnarci per la pace senza stancarci“.
La tregua nello Yemen come ispirazione
E ancora, prima di salutare i fedeli che hanno partecipato alla preghiera del Regina, Coeli Papa Francesco non cessa di rivolgere il suo sguardo attento al mondo; il Pontefice rivela di aver appreso con soddisfazione il prolungamento di due mesi della tregua nello Yemen. “Auspico che questo segno di speranza possa essere un ulteriore passo per mettere la parola fine a quel sanguinoso conflitto; che ha generato una delle peggiori crisi umanitarie dei nostri giorni“. E nel suo appello di pace il Santo Padre ricorda i più deboli e più indifesi e chiede di non dimenticare i bambini che a causa della guerra soffrono la fame, la mancanza di istruzione e la povertà.
E dopo aver rivolto il suo pensiero anche alle vittime delle frane in Brasile, il Pontefice si conceda da Piazza San Pietro esprimendo la sua vicinanza ai pescatori; quest’ultimi si sono trovati, infatti, a subire pesanti conseguenze dal rincaro del carburante. Estendendo il suo pensiero a tutte le categorie di lavoratori che rischiano di dover cessare la loro attività o gravemente penalizzati dalla conseguenze del conflitto in Ucraina, il Papa conclude: “Prego per voi e voi pregate per me“.
The Holy Spirit teaches the Church how to walk — the vital importance of going forth to proclaim the Gospel, not to remain closed in on herself, so that all can be nourished by God’s beauty. #Pentecost
— Pope Francis (@Pontifex) June 5, 2022