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Segre incontra Ferragni, l’appello contro l’indifferenza al male

"L'esempio di Chiara Ferragni potrebbe portare tanti ragazzi" a visitare il memoriale della Shoah di Milano

Incontro fra la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, e l’influencer milanese Chiara Ferragni.  

Lo ha reso noto la stessa Ferragni, giovedì 9 giugno, con un post su Instagram e relativa foto. “Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la senatrice Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito“. Ferragni ha conosciuto di persona Liliana Segre recandosi a casa della senatrice a vita, dopo che quest’ultima, nelle scorse settimane, aveva espresso il desiderio di incontrarla. Avrebbe voluto che la moglie del rapper Fedez visitasse assieme a lei il Memoriale della Shoah al binario 21 della stazione centrale di Milano.

Segre Ferragni
Foto Instagram/Chiara Ferragni

Ho visto che con suo marito Fedez si impegna sul sociale, mi piacerebbe conoscerla” aveva detto la Segre. La senatrice aveva inoltre sostenuto che i visitatori del Memoriale della Shoah, che ricorda tutte le vittime, e in particolare quelle italiane, dell’olocausto, sono ancora troppo pochi. “L’esempio di Ferragni – aveva aggiunto Segre – potrebbe portare qui tanti ragazzi“. All’invito aveva risposto – indirettamente – il marito dell’imprenditrice, Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, che ha invitato la 91enne senatrice a vita al podcast Muschio selvaggio.

“Ai giovani dico: scegliete la vita!”

Ma come vede i giovani di oggi Liliana Segre? Una domanda a cui la senatrice ha risposto in una recente intervista all’Osservatore Romano. I giovani lei li vede “più soli e fragili. Li vedo lì, con gli occhi sul telefonino che dà loro la sensazione di aver risolto tutti i problemi. Come se in quel dispositivo potessero trovare tutte le risposte, tutte le soluzioni. In questo vedo il rischio di un’autosufficienza che può portare all’indifferenza. Ciò li porta a una fragilità che poi la vita fa emergere anche in modo aspro.”

 

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L’invito di Segre ai ragazzi italiani è riassunto nel suo appello: “Scegliete la vita! ho sempre detto loro. Il mio modo di parlare ai ragazzi non è stato mai di odio o di vendetta ma di saper fare la scelta. La vita e quindi la scelta. All’ingresso del binario 21, al Memoriale della Shoah, ho voluto che si scolpisse quella parola a lettere cubitali: INDIFFERENZA. Per me l’indifferenza uccide più della violenza.”

Segre Ferragni Shoah
Visita al Memoriale della Shoah di Milano. Foto Ansa/Matteo Corner

Lo scorso 10 settembre Liliana Segre ha compiuto 91 anni. La testimone della Shoah, sopravvissuta al campo di stermino nazista di Auschwitz, è oggi presidente della Commissione straordinaria del Senato per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, l’aveva nominata senatrice a vita il 19 gennaio 2018 “per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.

Segre Memoriale Shoah Milano
Persone in visita al Memoriale della Shoah di Milano. Foto Ansa/Matteo Corner

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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