“Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore”: la mostra a Galleria Borghese
Il percorso espositivo sarà realizzato sotto forma di dossier e curato da Maria Giovanna Sarti
Galleria Borghese a Roma presenta Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore; mostra realizzata in occasione del prestito di Ninfa e il pastore concessa dal museo di Vienna in via eccezionale. Il percorso espositivo, a cura di Maria Giovanna Sarti, sfrutta questa esperienza per mettere in connessione alcuni temi presenti nelle opere del Maestro veneto.
Durante tutta l’estate 2022 a Galleria Borghese sarà possibile ammirare la mostra dossier Tiziano. Dialoghi di Natura e di Amore. L’esposizione è nata in occasione del prestito di Ninfa e pastore, opera autografa realizzata dal Maestro veneto intorno al 1565, concessa dal Kunsthistorisches Museum di Vienna; esperienza che s’inserisce nell’ambito di un programma di scambio culturale tra le due istituzioni.
Questo evento ha generato il desiderio di mettere in luce alcuni dei temi presenti nelle opere di Tiziano e rintracciabili nella connessione tra i diversi dipinti; nello specifico questa mostra vuole mettere in luce la Natura, l’Amore e il Tempo, sotto forme ben definite dall’artista.
I temi nella mostra di Tiziano
La mostra dedicata a Tiziano e presentata a Galleria Borghese nasce dal desiderio di accendere il focus su alcune tematiche ricorrenti nelle opere del Maestro Veneto. Il prestito e l’incontro tra le opere di Vienna e quelle conservate a Roma ha permesso, infatti, di evidenziare i temi costanti nella produzione dell’artista; a partire dalla Natura che, come rivela la nota che lancia l’evento, è intesa come paesaggio ma anche luogo dell’agire umano; segue l’Amore nelle sue diverse forme: divino, naturale, matrimoniale. E per finire il Tempo, che: “Scandisce la vita dell’uomo, ne regola il ciclo e lo assimila all’armonia dell’Universo“. Lo spunto nasce in occasione del prestito di Ninfa e pastore, l’opera considerata da alcuni la summa delle aspirazioni artistiche del Maestro; essa è una delle sue ultime opere e presenta l’allegoria amorosa e musicale che lega il rapporto armonico tra Amore e Natura come ciclo della Vita.
La mostra, che si inaugura oggi 14 giugno e durerà fino al 18 settembre 2022, sarà esposta nella sala XX dove si trovano esposti già i dipinti di scuola veneta e di Tiziano. Come rivela ancora la nota, l’attuale disposizione di Amor sacro e Amor profano e di Venere che benda Amore – posti uno di fronte all’altro – ha suggerito la collocazione di Ninfa e pastore lungo l’altro asse, di fronte a Le tre età che si trovano sulla parete opposta; l’opera è qui proposta nella replica di Sassoferrato che nel corso del Seicento copia (si ipotizza proprio su commissione della famiglia Borghese) una versione del dipinto di Tiziano.
La collocazione delle opere
Secondo quanto chiarisce la nota Ninfa e pastore rappresenta la stessa riflessione sullo scorrere della vita che si trova ne Le Tre età; ma, in questo caso, è un pensiero più maturo perché giunge nell’anzianità di Tiziano. Una sorta di dialogo, dunque, tra le due opere che viene reso più intenso anche dalla presenza de l’Adamo e la Eva di Marco Basaiti, due cantori pseudo giorgioneschi e altri due Tiziano, il Cristo flagellato e il San Domenico, cronologicamente vicini ai dipinti più tardi del pittore presenti in sala. La mostra si completa, infine, con la presenza di un dipinto definito problematico; infatti, in uno primo momento esso fu riferito ad un prototipo del Veronese, ma attualmente ritenuto una tarda derivazione da un modello tizianesco perduto. Si tratta dell’opera che raffigura Venere, Amore e un satiro che si trova accostato a Venere che benda Amore.
La nota informa, inoltre, che la mostra dedicata a Tiziano sarà accompagnata anche da un catalogo edito da Art’em con i testi della curatrice Maria Giovanna Sarti. In occasione della mostra sarà pubblicato il primo numero della collana Galleria (De Luca editore); esso intende approfondire in maniera monografica temi e opere della collezione di Galleria Borghese. Il primo numero sarà dedicato proprio a Tiziano; in maniera più approfondita al dipinto Venere che che benda Amore e alla produzione degli ultimi anni del Maestro veneto.