Foto Ansa/Alessandro Di Marco
Il continuo rincaro dei prezzi dell’energia potrebbe determinare nuovi sconti in bolletta per gli italiani. Sia per quanto riguarda le bollette della luce che per quelle del gas.
Lo scenario sui prezzi dell’energia resta preoccupante a livello internazionale. Se infatti le quotazioni del gas continuano a tenere alta l’attenzione, i dati che fornisce l’Arera, (l’Autorità dell’energia) sui contratti di approvvigionamento del gas fanno emergere il valore, tutt’altro che trascurabile, degli extra-profitti. E allora, ecco l’ipotesi: tenerne conto per tagliare le tariffe.
L’Autorità, su mandato del Governo, ha terminato la sua disamina e ha inviato la relazione al Parlamento e a Palazzo Chigi. Secondo quanto scrive il Messaggero, non ci sono grandi scostamenti tra il prezzo di approvvigionamento e quello segnalato sulla Borsa olandese di Amsterdam. Le compagnie che importano metano hanno contratti a lungo termine con prezzi determinati, ma questi contratti subiscono adeguamenti annui, indicizzati alle quotazioni della Borsa olandese. Per tutelarsi dalle oscillazioni le compagnie comprano derivati che hanno un costo e pesano sul prezzo finale. Tra questo prezzo e la tariffa che i consumatori del mercato tutelato pagheranno nelle bollette è emerso uno scostamento. Un effetto che deriva dall’intervallo temporale con cui si adeguano tariffe e prezzi di approvvigionamento.
La disamina dell’Arera ha messo in luce che nei prossimi tre mesi la tariffa tutelata sarà maggiore di 20 euro al megawattora (mwh) rispetto ai costi di approvvigionamento. Ecco dunque che si profila un taglio del 20% sulle prossime bollette. Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma il suggerimento dell’Arera è di far versare alle compagnie la differenza tra il valore dei contratti pluriennali e quello della tariffa, se superiore, direttamente ai consumatori. La riduzione dei costi di commercializzazione porterebbe vantaggi sia agli utenti del mercato libero sia a quelli del mercato tutelato. E per farlo, dice l’Autorità, servirà una norma di legge.
L’associazione dei consumatori Codacons e il suo presidente, Carlo Rienzi, condividono l’ipotesi di cui si sta discutendo. “Mentre i grandi operatori energetici registrano risultati economici da record grazie all’impennata delle bollette di luce e gas” spiega Rienzi “i consumatori subiscono effetti dirompenti“. E “non solo sulle fatture ma anche su prezzi e tariffe, che salgono costantemente a causa del caro-energia. Per tale motivo riteniamo doveroso destinare parte degli extra-profitti agli utenti per indennizzarli anche solo parzialmente degli immensi danni economici subiti“. Il Codacons, però chiede anche “al Governo di innalzare l’aliquota della tassa a carico delle società energetiche, portandola almeno al 60%. Così da trovare risorse aggiuntive per contrastare il caro-bollette“.
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