Esclusiva VelvetMusicaPrimo piano

Maurizio Solieri, 30 anni al fianco di Vasco Rossi e una vita devota al rock

Il chitarrista rock che ha anche collaborato per decenni con Vasco Rossi si è raccontato in esclusiva a VelvetMAG, tra progetti passati, presenti e futuri senza mai dimenticare la sua unica e vera passione: la musica

Una passione innata per la musica, ma soprattutto per la sua chitarra. Maurizio Solieri ha avuto la determinazione di trasformare tutto ciò nel suo lavoro, prima al fianco di Vasco Rossi, per oltre trent’anni e successivamente come solista. Noi di VelvetMAG lo abbiamo incontrato per parlare del suo percorso professionale, tra aspirazioni future e ricordi del passato. 

Maurizio Solieri aveva appena 10 anni quando ha scoperto il suo amore per la musica e per la chitarra acustica. Negli anni la sua passione si è indirizzata verso un particolare stile: quello rock. E sulla scia di queste note, più forti e dure, che ha proseguito la sua carriera nel panorama musicale italiano.

Maurizio Solieri
Courtesy of Press Office

Nella sua decennale esperienza non passa inosservata la sua collaborazione, durata oltre trent’anni, con Vasco Rossi. Nata come un’amicizia con il tempo si è trasformata anche in altro, che entrambi hanno saputo proteggere e coltivare per un lungo lasso di tempo. Dopo il passaggio in alcune band, adesso Maurizio Solieri ha inaugurato la sua carriera da solista, presto coronata dall’uscita di un nuovo album, Resurrection. Noi di VelvetMAG abbiamo quindi voluto incontrare Maurizio Solieri per parlare dei suoi prossimi progetti musicali, lanciando uno sguardo anche al suo passato.

Intervista esclusiva a Maurizio Solieri

Cosa fa emergere un chitarrista e lo porta al successo? In cosa è diverso un chitarrista rock?

Una persona può arrivare al successo se è bravissima, ma può anche non arrivare da nessuna parte. Non ci sono strade particolari, secondo me, e il rock c’entra fino a un certo punto. Certamente, ci vuole di base il talento, ma anche le situazioni che ti capitano per arrivare al grande pubblico. Non ci sono delle regole precise e c’è anche la fortuna. Il fatto di incontrare o mettere insieme una situazione musicale con altre persone. Inoltre, anni fa il talento era molto importante per arrivare da qualche parte, ora invece il talento serve poco. Adesso forse il grosso pubblico guarda più l’immagine, le visualizzazioni, che sono cose meno importanti dal punto di vista musicale.

Quando hai capito che questa era la strada giusta? Qualcuno ha ispirato il tuo percorso?

No, ma parliamo di altri anni, diversi, in cui nessuno aveva mai pensato di avere successo. È partito tutto dalla passione che avevo per la musica. Tramite un mio amico ho conosciuto Vasco Rossi, che però non era ancora ‘nessuno’. Era solo un ragazzo che aveva aperto una radio a Zocca, che essendo una delle prime radio private d’Italia aveva cominciato ad avere un ottimo seguito. Io ho cominciato come radiofonico, poi pian piano abbiamo cominciato a fare dei pezzi. Vasco faceva il dj nelle discoteche, perciò era conosciuto in tutta l’Emilia Romagna. Abbiamo iniziato a suonare così come si poteva. Con il tempo, l’originalità della musica, i testi particolari e magari anche il suono di chitarra, piano piano dal successo in Emilia Romagna, è arrivato il Festival di Sanremo e così siamo arrivati ad essere conosciuti in tutta Italia. È stato un grande percorso.

Maurizio Solieri
Courtesy of Press Office

Nella tua collaborazione con Vasco, durata oltre trent’anni, hai firmato diversi successi rock. Cosa resta di quell’esperienza?

È un’esperienza durata più di 30 anni. È iniziata come un’amicizia ed è poi nata una collaborazione lunga nel tempo. Sono stati 30 anni nei quali abbiamo scritto canzoni, abbiamo fatto concerti. Mi è rimasto molto di tutto questo. Quasi tutti mi conoscono in particolar modo per la collaborazione con Vasco Rossi, quindi è rimasto molto. Forse mi conoscono anche troppo.

Passiamo all’uscita di qualche settimana fa del tuo ultimo singolo Rock’n’roll Heaven. Cosa vuoi raccontarci su questo nuovo brano?

Questo brano è nato per ricordare in particolare Eddie Van Halen, morto un paio d’anni fa. Quando ho iniziato a scrivere questa canzone ritraevo quel suo sound, allora per omaggiarlo ho voluto fare un pezzo dedicato a lui. Ma anche a tanti artisti che negli anni sono scomparsi purtroppo, come John Lennon, George Harrison, Amy Winehouse. Li ho un po’ immaginati in una sorta di paradiso di fantasia in cui tutti questi personaggi hanno continuato a vivere una vita diversa, incontrandosi, suonando, ridendo e scherzando.

Maurizio Solieri
Courtesy of Press Office

Il progetto è più ampio e continuerà con l’uscita di Resurrection. Puoi darci qualche anticipazione sul nuovo disco?

È un disco in cui c’è molto rock, ma anche altri diversi tipi di generi musicali. Ci saranno pezzi più hard rock che si alterneranno a ballate più romantiche. Non manca anche uno strumentale che può ricordare un sound più acustico. Insomma, c’è dentro un po’ di tutto.

Nel corso della tua carriera sei stato anche scrittore, cimentandoti con la tua biografia. Com’è stato scrivere la storia della tua vita?

La prima versione del libro è uscita 10 anni fa e ha ancora oggi lo stesso titolo, Questa sera Rock’n’roll. L’abbiamo scritta insieme io e Massimo Poggini, un famoso giornalista musicale italiano. Qualche mese fa, abbiamo deciso di continuare e di creare una nuova versione del libro che si era fermato al 2010. Abbiamo scritto quattro capitoli che vanno dal 2011 al 2021-2022 e poi è uscito con un po’ di materiale fotografico nuovo. Tutto questo, far conoscere al pubblico cosa era accaduto negli ultimi dieci anni.

Ti senti soddisfatto di ciò che sei riuscito a creare?

Assolutamente sì, sono molto contento e soddisfatto. Soprattutto, sono soddisfatto del fatto che ancora ho una grande passione e un grande amore per la musica.

Maurizio Solieri
Courtesy of Press Office

La tua vita devota al rock entra anche nella quotidianità? Quanto la tua musica influenza il tuo vissuto?

Rocker’ è anche un modo di dire. Ovvio, quando eravamo più giovani e si viaggiava in tournée, si era più ‘rockettari’. Ma oggi ci sono anche gli avvocati e i professionisti che vanno nei locali e forse fanno anche una vita più ‘rockeggiante’ di quella che facevamo noi dieci anni fa. Non è più solo il musicista o l’attore, è un certo stile di vita particolare, che ormai fanno in molti.

Quest’estate ritornano i live, dopo due anni di pandemia. Sei pronto? Hai già in programma qualche evento?

Si, ho già un po’ di date. Mescolerò come al solito un po’ di lavoro, con un po’ di vacanza. Fortunatamente, le cose stanno ritornando a posto e noi musicisti siamo tutti contenti di questo. Ritornare ad incontrare il pubblico è piacevole. Tornare sul palco con i tuoi amici a suonare e avere davanti un pubblico che ti ascolta: tutto questo è molto piacevole.

Oltre al tuo prossimo album, cosa c’è nel futuro musicale di Maurizio Solieri?

Be’, insomma, penso che già ci sia abbastanza adesso. Un libro che è uscito da poco, serate in arrivo e un disco che deve ancora uscire, quindi per adesso ne ho abbastanza. Ci penserò tra un anno!

Maurizio Solieri
Courtesy of Press Office

Chiara Scioni

Intrattenimento & Cronaca rosa

Romana, esperta di logistica con la passione per il canto, motivo per cui è un'appassionata di talent show. Dai blog locali che fin da giovanissima frequenta per coltivare la passione della scrittura. Sceglie la facoltà di Lingue e Culture Straniere presso l’Università di RomaTre per approfondire alcuni ambiti multiculturali che l'appassionano del mondo anglosassone e latino. Predilige la cronaca rosa, infatti è una delle curatrici del blog di VelvetMAG dedicato ai VIP www.velvetgossip.it, ma non disdegna moda, Tv e intrattenimento.

Pulsante per tornare all'inizio