La moda della vacanza in casa riconquista il turismo internazionale
Gli affitti brevi nei primi cinque mesi dell’anno hanno raccolto prenotazioni per un valore di 29M
Si prospetta un’estate memorabile per la vacanza in casa, una scelta trainata dal ritorno degli stranieri. I dati mostrano che sono quintuplicate le prenotazioni raccolte nei primi cinque mesi del 2022 (9,7M) rispetto allo stesso periodo del 2021 (2M).
In vetta troviamo tedeschi, americani e francesi, ma anche cinesi e polacchi. Tra le mete più gettonate: Alghero, la Costa Smeralda, Termoli, Monopoli, Sanremo, Siracusa, Como e naturalmente le città d’arte.
Vacanza in casa, il boom degli affitti brevi
I dati ed i nuovi trend diffusi dal Centro Studi di Italianway, primo operatore sul mercato italiano degli affitti brevi, nei primi cinque mesi dell’anno hanno raccolto prenotazioni per un valore di 29M. Ciò contro i 20,3M dell’intero 2021. La tendenza registra 81mila notti prenotate nei primi cinque mesi del 2022, contro le 27mila di quello passato. La scelta della vacanza in casa si rivela vincente con l’allentamento delle restrizioni, ed una percezione positiva della pandemia.
Il ritorno dei viaggiatori internazionali
L’analisi delle prenotazioni della vacanza in casa fotografa il tanto atteso ritorno dei turisti stranieri che, stando alle prenotazioni, provengono da ben 114 Paesi. Inevitabilmente si contrae la percentuale di viaggiatori italiani che dal 52% dello scorso anno passa all’attuale 34%. Sempre forte la presenza di viaggatori tedeschi e francesi. La minor incidenza dei viaggiatori europei è dovuta infatti alla ripresa del lungo raggio: americani prima di tutto (6,9%), ma anche cinesi (4,2%). Si torna soggiornare in città d’arte. Roma, Firenze, Venezia e Napoli e in luoghi iconici come i laghi di Como e di Garda e la Costiera. Bene anche inglesi e polacchi, mentre mancano completamente russi e una parte del mondo asiatico.
Vacanza in casa l’età dei viaggiatori
L’età media dei viaggiatori internazionali è di 40 anni. Il dato si abbassa per spagnoli e inglesi a 37 e 38 e si alza per gli americani ad oltre 42. Chi arriva da lontano preferisce le destinazioni molto note e cittadine diversamente dagli europei, soprattutto del Nord, che privilegiano mete più rurali. Nella scelta del tipo di alloggio gli americani preferiscono il lusso, soprattutto nelle città d’arte, mentre gli svizzeri, gli olandesi o gli spagnoli prediligono mete extra-urbane, la natura e arredamenti più rustici.
Le mete preferite
La Liguria ha già superato del 10% il totale delle prenotazioni della vacanza in casa del 2021, nonostante non abbia ancora raggiunto il numero di soggiorni totali dello scorso anno. Molto bene Andora, Sanremo, Genova, Finale b Rapallo con buoni tassi di occupazione già da aprile. La Toscana vola con le ville e la ripresa di Firenze: registrate nei primi 5 mesi del 2022 2,5 volte le prenotazioni dell’intero 2021, con un transato medio per alloggio di 2,4 volte superiore e prospettive importanti fino a fine anno.
La Sardegna sta partendo con ritardo rispetto allo scorso anno in cui il turismo era prevalentemente nazionale e beneficiava di gran parte dei turisti italiani, tuttavia la finestra di prenotazione si è allungata e non ci sono dubbi che le 35mila notti ancora libere si riempiano entro fine giugno. La Sicilia ha già superato il consuntivo 2021 del 30% con una finestra di prenotazione ancora corta e quindi la possibilità di migliorare ulteriormente il riempimento soprattutto per luglio e agosto. La Puglia ha già un ottimo tasso di riempimento da giugno ad agosto, e con meno notti vendute ha performance migliori del 2021 del 30%, dato che indica che il prodotto migliore è stato venduto per primo. La Campania, con Napoli, la Costiera e le Isole in testa, ha già un tasso di occupazione ottimo da marzo, con riempimento oltre il 60% per tutta l’estate.
Si torna a pianificare le vacanze
Tra i nuovi trend registrati anche la normalizzazione delle tempistiche con cui vengono effettuate le prenotazioni della vacanza in casa. Se la pandemia ha imposto prenotazioni last minute se non addirittura last second, il ritrovato ottimismo e la percezione concreta di un ritorno alla normalità più vicino determinano l’allungamento della finestra di prenotazione.
I viaggiatori prenotano in media 48 giorni prima di arrivare, con dinamiche che variano in funzione della nazionalità (gli italiani in media 15 giorni prima) e della destinazione o della motivazione del soggiorno. Le città vengono prenotate prima se per vacanza, sotto data per lavoro e il mare sempre con un po’ di anticipo, anche per trovare la disponibilità di aerei e traghetti.