La Germania corre ai ripari dopo che la Russia ha ridotto sensibilmente le forniture di gas. Scatta lo stato di allarme. Il piano prevede tre step: allerta, allarme ed emergenza. Il Governo guidato da Olaf Sholz ha deciso di passare allo step due.

Dunque dalla precedente allerta adesso la Germania ha virato verso l’allarme. La comunicazione è già arrivata sul tavolo del ministro dell’Economia e del Clima, Robert Habeck. “Al momento garantiamo l’approvvigionamento del gas” ha detto. Ma ha anche puntualizzato che la risorsa “è da subito in Germania un bene scarso“.

Foto Ansa/Epa Clemens Bilan

Il ministro, che è anche vicecancelliere, ha quindi parlato della necessità che i tedeschi comincino a ridurre l’uso del gas già in questi mesi estivi. Non ha parlato di razionamento, un provvedimento che è previsto però nello step 3 del piano di emergenza sul gas. “L’estate è ingannevole” ha argomentato Habeck. “Dobbiamo ridurre l’uso del gas già da ora. L’inverno arriva e dobbiamo riempire i depositi. Razionamento in futuro? Spero mai, ma non posso escludere completamente questo scenario“.

Mosca: “Solo manutenzione

Sempre secondo Habeck il passaggio allo step di allarmenon si convertirà subito in un aumento di prezzi per i consumatori“. La clausola per l’adeguamento dei prezzi infatti non scatterà immediatamente. Ma il Cremlino assicura che le forniture di gas attraverso il gasdotto Nord Stream sono temporaneamente ridotte a causa di problemi di manutenzione tecnologica. E precisa che non c’è “nessuna agenda nascosta“. La stessa fonte, citata dalla Tass, precisa che la Russiarispetta rigorosamente i suoi impegni di fornitura di risorse energetiche all’Europa“. In realtà non ci crede nessuno. La Russia ha cominciato a ridurre le forniture di gas a molti paesi europei, Italia compresa, tramite un’azione progressiva e sistematica.

Il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck. Foto Ansa/Epa Clemens Bilan

Gas, allerta per 12 paesi Ue

A non vedere buone intenzioni da parte russa è di certo l’Unione europea. “In totale, 12 paesi membri subiscono il taglio unilaterale delle forniture di gas dalla Russia. E 10 Stati hanno diramato un avvertimento iniziale ai sensi delle regole sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Il rischio di una totale interruzione delle forniture è oggi più reale che mai“. Così il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, nel suo intervento al Parlamento europeo a Bruxelles. Tuttavia, “gli attuali livelli di riempimento delle forniture di gas è superiore al 50% della capacità totale, ben al di sopra dello scorso anno“, ha aggiunto.

Frans Timmermans, vice presidente Commissione Ue. Foto Ansa/Epa Stephanie Lecocq