Draghi: “L’Italia ha dimezzato la dipendenza dal gas russo”
Da Bruxelles il premier chiede di agire subito per bloccare l'ascesa inarrestabile dei prezzi dell'energia
Energia e carburanti, arriva un piccolo sollievo. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato un nuovo decreto. Quello che proroga fino al 2 agosto gli sconti sui prezzi alla pompa.
Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. Nelle stesse ore in cui a Roma si varava il decreto, a Bruxelles parlava il premier Mario Draghi, al termine del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. “La Ue sta crescendo, sta diventando sempre più importante” ha detto Draghi. “Sta diventando quell’istituzione a cui tutti i paesi Ue guardano come un’istituzione capace di dar loro stabilità e sicurezza“, ha sottolineato il premier. “Nell’area dell’euro, soprattutto a causa dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, le previsioni sono di un rallentamento un po’ in tutti i paesi” ha proseguito. “Noi siamo impegnati a proteggere e sostenere il potere d’acquisto degli italiani“.
“Agire sui prezzi dell’energia”
Al Consiglio europeo si è parlato di energia, di cosa fare per i prezzi così alti. “L’Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era il 40% l’anno scorso, oggi sta al 25%” ha detto Draghi. “Le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati“. Bisogna “agire subito sui prezzi dell’energia perché sta succedendo che da un’inflazione che dipendeva sostanzialmente dall’energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci“, ha aggiunto Draghi.
“C’è molta consapevolezza – ha aggiunto il presidente del Consiglio – rispetto alla serietà della situazione” sull’energia. “Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas. L’obiezione che si fa al price cap (stabilire un tetto ai prezzi dell’energia, ndr.) è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi. Putin incassa le stesse cifre e l’Ue ha difficoltà immense“.
Il Consiglio straordinario
“Sui prezzi dell’energia i paesi sono molto esitanti ad agire” ha sottolineato Draghi da Bruxelles. “Ho un chiesto Consiglio straordinario a luglio ma mi è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio sul quale discutere. Ecco, ora nella risoluzione finale il Consiglio invita la Commissione a produrre questo studio entro settembre. Per poi discuterne nel Consiglio di ottobre“.
“Le misure che si stanno pensando” in Italia “assicurano che non vi sia emergenza durante l’inverno” relativamente all’energia. Lo ha detto il premier Mario Draghi secondo cui “il quadro, grazie alla ricerca di altri fornitori, vede l’Italia in buona posizione“. “Di un meccanismo di ristoro per chi è più colpito dalle sanzioni ne abbiamo parlato. Ci sono molte asimmetrie“, su impegno militare, flussi di rifugiati o energie, spiega ancora Draghi. “Ma non sono asimmetrie a senso unico, non siamo solo noi colpiti da queste“, aggiunge. “È mia intenzione convocare un incontro con le parti sociali al più presto, 10, 15 giorni al massimo“, ha detto ancora. “Il sostegno al potere d’acquisto degli italiani è essenziale per tanti aspetti, uno dei quali è la pace sociale“.