Meteo: caldo a 40 gradi ovunque. “La Terra bollente come Venere”
L'anticiclone Caronte impazza nel fine settimana e peggiorerà nei giorni successivi
L’ondata di caldo africano dell’anticiclone Caronte è appena iniziata. Colonnina di mercurio schizzata a 44 gradi in Sardegna. Temperature in ulteriore aumento durante il fine settimana in tutta Italia.
Localmente, a causa di alcuni temporali in transito, al Nord le massime del caldo stanno subendo leggere e temporanee flessioni. Ma in compenso aumenta l’umidità relativa e quindi l’afa. Caronte tornerà prepotente anche al Nord dal weekend. Sabato 25 e domenica 26 giugno si raggiungeranno temperature pericolose. Molta attenzione devono fare le persone fragili, i malati, gli anziani e i bambini. Tutte categorie a rischio. A causa del caldo torrido è opportuno che non si faccia attività fisica nelle ore centrali della giornata.
Il peggio arriverà però a inizio settimana prossima. Ci saranno 40 gradi all’ombra ovunque, dal Sud al Centro e anche sulla Pianura Padana. Che da afosa diventerà opprimente. Queste le previsioni di Andrea Garbinato, Responsabile Redazione del sito www.iLMeteo.it. secondo cui saliremo a 13-15 gradi sopra la media. “La Terra – dice – sta diventando bollente come Venere. La siccità di questi giorni ne è una conferma: il 40% dei terreni agricoli al Nord è in stato di severa difficoltà idrica. Va però ricordato che questa siccità nasce dall’anno senza inverno. Il 2022 ha visto temperature molto calde, pochissima neve e valori di 3 o 4 gradi superiori anche al 2003“.
Caldo e siccità
Negli ultimi venti anni si registra la scomparsa dell’inverno classico. Ora sperimentiamo anche la scomparsa dell’estate classica. Ormai anche 32° gradi sembrano la normalità. Negli anni Ottanta i 32-33 gradi rappresentavano le massime estive tipiche delle città. Il gran caldo accompagna il fenomeno della siccità estiva che subentra a quella dell’inverno. Una delle regioni che più di altre sperimenta il fenomeno è il Piemonte. “Venerdì scorso ho chiesto al Governo lo stato di emergenza, ieri l’ho reclamato” ha dichiarato il governatore Alberto Cirio. “Il capo della ProtezioneCivile ci ha detto che i numeri del Piemonte e della Lombardia sono già da stato di emergenza. Ma che dal momento che è una scelta corale si attendono i parametri delle altre Regioni. Io però dico: si parta almeno in modo parziale da chi, come noi, già 7 giorni fa ha anticipato i tempi“.
Per fronteggiare l’allarme siccità dovuta anche al super caldo, “si è deciso di istituire un coordinamento con le amministrazioni interessate (Protezione civile, MiPAAF, MiTE, Affari Regionali, MIMS, MEF, ndr.)”. Questo quanto invece è emerso dalla riunione al MiPAAF – riferisce una nota delle Politiche agricole – per fare il punto sull’emergenza siccità. Un incontro tenutosi alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, del sottosegretario Gian Marco Centinaio, del Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e dei capi gabinetto del MiPAAF e del MiTE.