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Ballottaggio, 65 città al voto. Le sfide chiave da Verona a Catanzaro

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Seggi aperti dalle 7 di questa mattina 26 giugno per il ballottaggio. In 65 comuni da Nord a Sud d’Italia i cittadini scelgono il sindaco dopo il primo turno elettorale del 12 giugno.

Le sfide più importanti fra Centrodestra e Centrosinistra al secondo turno di ballottaggio? A Verona, Parma e Catanzaro. Sono due milioni e 288mila i cittadini chiamati alle urne a 14 giorni dal voto del 12 giugno. Si vota fino alle 23. Lo scrutinio avverrà immediatamente dopo la chiusura delle urne e i risultati dovrebbero arrivare nel corso della notte. I comuni capoluogo sono 13. Di questi soltanto Catanzaro è capoluogo di regione. Le altre città maggiori al voto sono Alessandria, Cuneo, Como, Monza, Verona. Ma anche Gorizia, Parma, Piacenza, Lucca, Frosinone, Viterbo e Barletta.

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Foto Ansa/Fabio Cimaglia

I numeri sono certi: 2.287.886 italiani potranno votare in 65 comuni, 59 nelle regioni a statuto ordinario (di cui 1 inferiore a 15.000 abitanti), 6 nelle regioni a statuto speciale (di cui 1 inferiore a 15.000 abitanti). Nelle regioni a statuto speciale, invece, si vota a Gorizia. I due comuni più piccoli che devono scegliere il sindaco sono Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, con 1.407 abitanti e Castelbottaccio (CB) di 884 abitanti.

Politica in fibrillazione

Il secondo turno di ballottaggio si svolge dunque domenica 26 giugno dopo settimane sull’ottovolante della politica. Fra minacce di crisi di Governo, la scissione del Movimento Cinque Stelle e la nascita di Insieme per il Futuro, il gruppo parlamentare dell’ex capo politico pentastellato Luigi Di Maio. Non sono mancate le tensioni nel Centrodestra, anche e soprattutto sullo scontro interno a Verona, dove le fratture politiche hanno favorito l’ascesa del candidato sindaco di Centrosinistra, Damiano Tommasi. Al ballottaggio per la prima volta dopo molto tempo Verona potrebbe svoltare a sinistra.

Tommasi (d) col sindaco di Milano, Beppe Sala. Foto Ansa/Mario Poli

Ballottaggio, il caso Verona

Nella città scaligera l’ex calciatore Damiano Tommasi guida il primo turno con quasi il 40% dei consensi, in netto vantaggio sul sindaco uscente Federico Sboarina (32,7%) sostenuto da Lega e FdI. Al primo turno Forza Italia sosteneva l’ex sindaco Flavio Tosi che ha ottenuto il 23,9%. Questa sera si capirà quanto ha pesato il mancato apparentamento tra Sboarina e Tosi.

Carrara e Lucca

In Toscana si vota invece a Carrara. Al primo turno i partiti che compongono le coalizioni sono andati in ordine sparso. Al ballottaggio il candidato della Lega, Simone Caffaz, ha recuperato il sostegno di FI e FdI e se la vedrà con la candidata del PD, Serena Arrighi, avanti a lui al primo turno. Sempre in Toscana, a Lucca, scontro ad alta tensione tra i due schieramenti. Mario Padrini, candidato di Centrodestra, ha incassato in poche ore l’apparentamento con il candidato di Casapound e No Vax Fabio Barsanti. Così come il sostegno del candidato sostenuto da Azione, che però da Roma Carlo Calenda ha subito smentito.

Valerio Donato (s) e Nicola Fiorita (d). Foto Ansa

Ballottaggio fra donne a Viterbo

A Catanzaro invece il Centrodestra ha vissuto una ricucitura in extremis. Al primo turno Valerio Donato si era presentato con le bandiere di Lega e Forza Italia e Wanda Ferro con quelle di FdI. Ferro in queste due settimane ha deciso di chiedere al 9% di elettori che l’ha votata di far convogliare i loro consensi verso Donato, già forte del 44% del 12 giugno. Lo sfidante, Nicola Fiorita, è sostenuto da PD e M5S e ha ottenuto il 31,7%. Sfida tutta al femminile invece a Viterbo. La civica Chiara Frontini, 33 anni, sfiderà Alessandra Troncarelli, 34 anni, sostenuta da PD-M5S ma anche dalla lista civica di Calenda.

Chiara Frontini (s) e Alessandra Troncarelli (d) si sfidano a Viterbo. Foto Ansa
Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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