L’energia del futuro non verrà più dalla Russia, lo sprone di Draghi al G7
Al summit mondiale di Monaco, in Germania, Biden annuncia un maxi piano da 600 miliardi per le infrastrutture nel mondo
Eliminare per sempre la dipendenza dalla Russia in fatto di energia. Così il premier Mario Draghi al G7 di Monaco di Baviera, in Germania. I leader dei sette paesi più industrializzati del mondo hanno svolto un summit incentrato sulla crisi energetica globale e sulla guerra in Ucraina.
Dal vertice del G7 Draghi mette in guardia: “La crisi dell’energia non produca il ritorno dei populismi.” “Anche quando i prezzi dell’energia scenderanno – afferma – non è pensabile tornare ad avere la stessa dipendenza della Russia che avevamo. Dobbiamo eliminare per sempre la nostra dipendenza dalla Russia“, ha affermato Draghi, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.
Energia e idrogeno
“Nella situazione attuale ci sono delle esigenze a breve termine che richiederanno investimenti ampi nelle infrastrutture per energia e gas per i paesi in via di sviluppo e non solo. Dovremo assicurarci che si possano poi convertite all’uso dell’idrogeno, un modo per conciliare le esigenze a breve con quelle a lungo termine“, ha detto Draghi in un punto stampa a Elmau. “Dobbiamo evitare gli errori commessi dopo la crisi del 2008. La crisi energetica non deve produrre un ritorno del populismo” ha evidenziato Draghi. “Abbiamo gli strumenti per farlo. Dobbiamo mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, compensare le famiglie e le imprese in difficoltà, tassare le aziende che fanno profitti straordinari“.
Tetto al prezzo dei combustibili
Sul price cap, “mettere un tetto al prezzo dei combustibili fossili importati dalla Russia ha un obiettivo geopolitico oltre che economico e sociale. Dobbiamo ridurre i nostri finanziamenti alla Russia. E dobbiamo eliminare una delle principali cause dell’inflazione“, ha aggiunto il premier italiano.
Biden: dal G7 600 miliardi
Gli Usa, assieme con gli altri paesi del G7, stanzieranno invece 600 miliardi di dollari da qui al 2027. Dunque entro 5 anni. E lo faranno per investimenti non solo nell’energia ma soprattutto nelle infrastrutture di vari paesi del mondo. Lo ha detto lo stesso Biden lanciando la partnership a margine del vertice in Germania. Alla cifra totale gli Usa contribuiranno con 200 miliardi di dollari complessivamente.
La Partnership for Global Infrastructure and Investment “fornirà progetti rivoluzionari per colmare il divario infrastrutturale nei paesi in via di sviluppo.” Ma servirà anche “per rafforzare l’economia globale e le catene di approvvigionamento e far progredire la sicurezza nazionale degli Stati Uniti“. L’iniziativa era stata lanciata dall’Amministrazione statunitense e dagli altri leader del G7 al vertice in Cornovaglia per offrire un’alternativa alla Via della Seta della Cina.