Oggi parte la 135esima edizione di Wimbledon e non nascondiamocelo tutti gli influssi positivi dall’Italia sono per Matteo Berrettini. L’attesa è grandissima per il ritorno con il botto del romano dopo l’infortunio. Due titoli su due tornei disputati: Stoccarda prima e il Queen’s poi vinto per la seconda volta consecutiva. Il miracolo sportivo dello scorso anno – primo italiano della storia a raggiungere la finale – lo colloca tra i favoriti anche per i bookmaker.
Al via oggi 27 giugno quello che è considerato il torneo dello Slam per eccellenza: Wimbledon, il più antico al mondo; correva l’anno 1877. Terza in ordine cronologico delle prove del Grande Slam (dopo l’Australian Open e il Roland Garros, entrambi vinti quest’anno da Rafael Nadal). Secondo tradizione inizia a sei settimane da primo lunedì di agosto e incoronerà il 10 luglio prossimo il re di questo 2022. Novak Djokovic difende il titolo conquistato lo scorso anno in finale, – quella straordinaria domenica in cui siamo diventati Campioni d’Europa di calcio – contro il nostro Matteo Berrettini.
Wimbledon: si annuncia il più strano di sempre
Questa edizione 2022 dei Championship si annuncia stranissima per una lunga serie di motivi. Primo perché il tabellone non vede in campo come testa di serie n.1 e del ranking: Daniil Mevedev, che come tutti i russi e bielorussi non potrà prendervi parte per decisione dell’organizzazione stessa del major. Poi non si verificava dal lontano 1973 in era Open che non vi prendesse parte anche il n.2; qui perché Alexander Zverev è fermo ai box per infortunio. La guerra ha pesato pesantemente sul torneo: sia nelle entry list, per le esclusioni eccellenti sulla base della nazionalità; sia alla sua conclusione, perché a metà luglio vedremo delle classifiche sconvolte. Questa è la prima edizione che non assegnerà punti per decisione della Federazione Internazionale di tennis contro la decisione unilaterale di Wimbledon di applicare questa sanzione speciale. E gli atleti perderanno il bottino dello scorso anno.
Sarà poi la prima senza la domenica di riposo – nota come Middle Sunday – prescritta per molto tempo dalla religione anglicana agli sportivi british. Poi per chi per religione è “federeriano“ sarà la prima edizione senza di lui dal 1998: Roger Federer campione come nessun uomo mai sull’erba inglese: 8 volte (consecutivamente come aveva fatto solo Bjorn Borg dal 2003 al 2007; 2009, 2012, 2017). Strano dunque eppure ricco come non mai: il montepremi totale di Wimbledon per il 2022 è di 40.350.000 sterline, quasi 5 milioni e mezzo più alto rispetto a quello dell’ultima edizione che era di 35.016.000 sterline. Come dire i soldi compensano la classifica persa.
Wimbledon: la scommessa è Matteo Berrettini
In cima al palinsesto scommesse su Wimbledon 2022 non poteva non esserci Nole Djokovic. Anche se nella settimana che ha portato all’evento sono tornati gli spettri della vicenda che più del campo sta condizione questa fase finale della sua carriera. Come noto il serbo continua ad opporsi all’obbligo vaccinale per il Covid 19 e dopo la telenovela in Australia ha già annunciato che persistendo l’obbligo non prenderà parte allo US Open che lo prevede. Ma sull’erba inglese strappa la quota più bassa tra tutti i partecipanti: quella del detentore quasi sempre a 1,80. Secondo Matteo Berrettini: l’erba come ha spiegato nei giorni scorsi Panatta è la superficie del romano, che ha una striscia impressionante nell’ultimo biennio con una sola sconfitta proprio nella finale inglese dello scorso anno. Vale alla vigilia 6,50 volte la puntata iniziale.
Sul gradino più basso del podio era d’obbligo collocare il recordman di slam vinti – 22 – Rafa Nadal: qui vittorioso solo due volte e bancato a 8,00. Dalla old alla new generation spagnola: insegue al quarto posto il “baby hulk” – anche se qui vestirà come tutti obbligatoriamente di bianco – Carlos Alcaraz, offerto a 9,00. Poi seguono a 11,00 il canadese Felix Auger Aliassime, a 17,00 Stefanos Tsitsipas fresco vincitore del primo titolo erbivoro dopo tante delusioni a Mallorca. Poi ci sono gli outsider, ma amanti della superficie e bancati tutti a 21,00: Marin Cilic, Hubert Hurkacz e Nick Kyrgios. Bisogna scendere poi fino alla quota a 26,00 volte per trovare sir Andy Murray, tre volte vincitore di questo major (2013 e 2016), una delle quali come campione olimpico (2012). Per trovare un altro italiano – Jannik Sinner n.2 azzurro – bisogna scorrere fino a 41,00 volta la posta.
Ora non resta che la parola agli “dei del tennis” su questo Wimbledon e, sempre e comunque, FORZA MATTEO BERRETTINI!