Draghi: “Il Governo non si fa senza i Cinque Stelle”
Dopo il Cdm il premier tende la mano a Conte nella speranza di spegnere le fiamme di una maggioranza sempre più sui carboni ardenti
Si dice soddisfatto, Mario Draghi, perché il suo Governo avrebbe raggiunto tutti i 45 obiettivi del PNRR per il primo semestre 2022.
“L’Italia ha dunque rispettato tutte le scadenze del piano ed è un segnale essenziale per la serietà e la credibilità del paese. Siamo al lavoro per le scadenze di dicembre” ha chiosato Draghi in conferenza stampa. “Sono ancora ottimista” ha detto il premier. “Il Governo non rischia perché l’interesse nazionale e degli italiani è preminente. Il Governo è stato formato per fare, e questa è la condizione che ha per fare. Il Governo non si fa senza i Cinque Stelle, questa è la mia opinione“.
Il riferimento di Draghi è alle polemiche del leader pentastellato Conte, che ha accusato Draghi di volerlo cacciare, in base alle presunta ‘spifferata’ di Beppe Grillo a questo proposito. “Il Governo è al lavoro per fronteggiare la siccità” ha quindi dichiarato Draghi aprendo un altro fronte. “Siamo con la crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni. La crisi idrica ha due fattori: un deficit di pioggia degli ultimi anni, il cambiamento climatico, ma poi ci sono cause strutturali come la cattiva manutenzione dei bacini e della rete affidata ai concessionari. C’è una dispersione di acqua che è pari al 30% mentre in altri paesi Ue è il 5%, 6%. Ci vuole un piano di emergenza e da lunedì noi siamo pronti ad approva i piani delle regioni“.
Draghi e la lode alla maggioranza
“Voglio fare una considerazione sull’azione del Governo che ha ottenuto risultati importanti sul fronte internazionale e anche nazionale” ha aggiunto il premier. “Successi che sono merito di questa maggioranza di saper prendere decisioni con generosità e con l’interesse dell’Italia come bussola. Abbiamo davanti tante sfide che supereremo se avremo la stessa determinazione di questi mesi di Governo“, ha detto il premier.
Via libera, intanto, del Cdm odierno (30 giugno) ai disegni di legge sul rendiconto e l’assestamento di bilancio. Nuovo ok anche al secondo passaggio in Consiglio dei ministri del decreto bollette. Questa mattina, invece, Draghi si è recato al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il premier – si spiega in ambienti del Colle – è salito per fare il punto. E riferire sugli ultimi appuntamenti internazionali come il G7 ed il vertice NATO.
Di Maio: “Spettacolo indecoroso“
Difficile, però, che il Draghi e il presidente della Repubblica non abbiano toccato il tema della solidità della maggioranza parlamentare. Dopo la scissione di Luigi di Maio, il M5S sembra andare in frantumi. Grillo è sceso a Roma per incontrare i gruppi parlamentari che lo avrebbero pressato perché Conte faccia uscire il Movimento dal Governo. Cosa che l‘ex premier non intende fare. “Quello visto in questi giorni è uno spettacolo indecoroso” ha detto Di Maio riferendosi alle polemiche di Conte su Draghi e della Lega sullo ius scholae voluto dal PD. La campagna elettorale per le politiche 2023 sembra già cominciata.