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Draghi e Conte, faccia a faccia decisivo

In ballo c'è la tenuta del Governo, dopo le accuse al premier di aver fatto pressioni su Grillo perché rimuova il leader M5S

Il confronto-scontro fra Mario Draghi e Giuseppe Conte avverrà a inizio settimana prossima. Lo conferma lo stesso presidente del M5S. Fra le accuse di Conte (“gravi interferenze“) e le smentite del premier la maggioranza parlamentare affronta un’estate difficile.     

Esistono messaggi di Mario Draghi a Beppe Grillo contro di lei? “Ne parliamo lunedì pomeriggio…“. Così risponde all’Adnkronos il leader M5S Giuseppe Conte, rientrando alla sede del Movimento 5 Stelle in Via Campo Marzio a Roma. A chi gli domanda se le parole del premier in conferenza stampa lo abbiano convinto, Conte ribadisce che della questione parlerà direttamente con Draghi. Il faccia a faccia è in programma a inizio settimana, probabilmente lunedì stesso. Oggi 1 luglio ci sarà un nuovo colloquio telefonico tra Conte e Draghi. I due si vedranno a Palazzo Chigi, prima della partenza del presidente del Consiglio per la Turchia, dove è atteso martedì 5 luglio.

Foto Ansa

In attesa del faccia a faccia Conte-Draghi, dopo le tensioni degli ultimi giorni, il presidente del Consiglio aveva rassicurato sulle sorti dell’esecutivo, durante la conferenza stampa del 30 giugno. “Sono ancora ottimista, il Governo non rischia. Questo Governo non si fa senza Cinque Stelle. Il governo è nato con i Cinque Stelle, non si accontenta di un appoggio esterno“, aveva spiegato. “L’interesse degli italiani è preminente nei nostri legislatori e nelle forze che sostengono questo Governo“. “All’inizio del Governo – ricordava Draghi – durante le consultazioni preliminari ho detto a tutti che il Governo non si sarebbe fatto senza i Cinque Stelle. E questa resta la mia opinione“.

Conte via dal M5S?

Nessuno lo ha chiesto, tutti hanno escluso questa possibilità o questa esigenza“, aveva poi detto Mario Draghi rispondendo a una domanda sull’ipotesi di rimpasto. “Il M5S ha dato contributi importanti all’azione di Governo in questi ultimi mesi. Sono certo che continuerà a darli nei prossimi mesi. Il presidente Conte ha confermato che non è intenzione del M5S uscire dal Governo“. E neppure “limitare l’appoggio all’appoggio esterno. Mi baso su queste rassicurazioni.” Negli ultimi 2 giorni, invece, si è parlato di voci secondo cui Draghi avrebbe chiesto a Beppe Grillo la rimozione di Giuseppe Conte dai vertici del Movimento Cinque Stelle. Lo stesso Conte ne aveva dato conferma indiretta, riferendo di telefonate da parte di Grillo.

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Beppe Grillo. Foto Ansa/Massimo Percossi

Draghi: “Mai voluto cacciare Conte

Non ho mai fatto queste dichiarazioni. Mi dicono che ci sono riscontri oggettivi” ha proseguito Draghi. “Messaggi? Vediamoli, li aspetto. Non ho mai neanche pensato di entrare nelle questioni interne di un partito. Credo che anche Grillo abbia smentito ieri sera. Lavoro come tutti i membri del Governo per l’interesse degli italiani. Non capisco perché mi si voglia tirare dentro questa faccenda, che mi è estranea. In ogni caso, sono in contatto con Conte“. M5S e Lega staccheranno la spina al Governo? “Non lo so, bisogna chiedere a loro, ma finora non lo hanno fatto“. Sarebbe disposto a guidare un Governo con un’altra maggioranza? “La risposta è no“, aveva quindi rimarcato il premier.

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Giuseppe Conte ed Enrico Letta. Foto Ansa/Ettore Ferrari

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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