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Meteo, è ancora super caldo (però ha i giorni contati)

Weekend all'insegna di Caronte, sebbene l'anticiclone africano sia destinato a restare spezzato da perturbazioni che vanno formandosi al Nord Europa

Le previsioni meteo del fine settimana indicano ancora una persistente ondata di calore. L’anticiclone Caronte non cesserà subito, al tempo stesso non durerà ancora a lungo.

Il clima sta cambiando forse irreversibilmente e Legambiente ha confermato che, con i cambiamenti climatici, i fenomeni estremi sono aumentati di 10 volte. Siamo passati dai 20 eventi climatici estremi all’inizio del secolo ai circa 200 degli ultimi 4 anni. Caldo a oltranza con temperature sempre ben al di sopra delle medie stagionali, e condizioni di disagio su gran parte dell’Italia, dureranno almeno fino al 6 luglio. Vale a dire che anche il meteo della prossima settimana non sarà da meno di quello di questi giorni. Almeno in parte.

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Foto Ansa/Giuseppe Lami

A caratterizzare il meteo di sabato 2 luglio e domenica 3 luglio sarà dunque la canicola e il predominio dell’anticiclone africano. Malgrado il leggero refrigerio che nei giorni precedenti qualche temporale, specie al Nord, aveva portato. Ci sarà invece, dicono gli esperti, una nuova intensa fiammata di caldo africano portata dall’anticiclone Caronte nei primi giorni della prossima settimana. Attenzione però, secondo il meteorologo Mattia Gussoni de ilmeteo.it, questa volta Caronte potrebbe non durare molto. Dopo settimane di calura insopportabile potrebbe esserci una svolta netta.

Meteo, temperature a 40 gradi

Ma andiamo con ordine. I primi giorni della nuova settimana saranno ancora all’insegna del caldo a causa di una nuova pulsazione della rovente alta pressione africana che abbraccerà buona parte del bacino del Mediterraneo. Vista l’origine delle masse d’aria, spiega ilmeteo.it, ovvero l’interno del deserto del Sahara. Le temperature si porteranno ben oltre le medie climatiche. E in alcuni casi raggiungeranno punte massime fra 35 e 40 gradi. Soprattutto in Val Padana, nelle zone interne di Sicilia e Sardegna, e su parte del Centro. A Firenze e a Roma si prevedono 39 gradi.

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Foto Ansa/Franco Silvi

Ma dal pomeriggio di mercoledì 6 luglio la discesa di correnti meteo più instabili dal Nord Europa potrebbe provocare le prime crepe nel campo anticiclonico. Caronte, dunque, dovrebbe piano piano spegnersi. Ci sono forti contrasti termici tra l’aria preesistente, arroventata dai giorni precedenti. E quella nuova in arrivo, decisamente più fresca. Secondo ilmeteo.it non si possono escludere fenomeni anche di forte intensità. E la possibilità pure di locali grandinate e colpi di vento. Dapprima sull’arco alpino in estensione poi alle vicine pianure del Nord.

Le correnti instabili dovrebbero riuscire a sfondare verso le regioni del Centro-Sud nella giornata dell’8 luglio. Anche su questi settori qualche rovescio temporalesco. In questo contesto, le temperature subirebbero una sensibile diminuzione. Stavolta il caldo anticiclone Caronte può subire un discreto contraccolpo. La Terra, affermano gli esperti, sta diventando un pianeta bollente e la siccità di questa estate in Italia è destinata a superare quella del 2003.

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Temporale a Perugia il 15 giugno 2022. Foto Ansa/Claudio Sebastiani

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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