La Pilotta di Parma inaugura un nuovo percorso espositivo nell’Ala Ovest; un’attenzione particolare all’arte Fiamminga e al Manierismo parmense con opere provenienti dalla sua Pinacoteca. L’inedita mostra nasce dopo l’importante opera di riqualificazione e risistemazione degli spazi, ad opera del Direttore Simone Verde.
Rimanendo totalmente in linea con i lavori di riqualificazione degli spazi e degli allestimenti, il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma inaugura il nuovo percorso espositivo dell’Ala Ovest della Galleria Nazionale. Oltre 2.000 metri quadri riallestiti e ripensati per garantire una migliore fruizione delle opere custodite.
L’intento, inoltre, è anche quello di creare relazioni tra i dipinti partendo proprio da un’inedita esposizione dedicata all’arte Fiamminga dal 1400 al 1600. Opere e cornici restaurati per restituire una piena leggibilità, oltre che l’alta qualità dei capolavori custoditi nei depositi e oggi, finalmente, resi accessibili al pubblico.
L’arte Fiamminga alla Pillotta di Parma
L’arte Fiamminga riveste un ruolo fondamentale nell’attività artistica parmense e nel collezionismo di corte. Proprio per questo il riallestimento della Pillotta di Parma ha voluto restituire dignità a questa importante corrente. Si tratta di dipinti, quelli esposti nell’Ala Nord Ovest della Galleria Nazionale, realizzati soprattutto da artisti che ebbero rapporti con la corte farnesiana. Come ha spiegato il Direttore Simone Verde, che ha curato e diretto le operazioni di riqualificazione e risistemazione: “L’arte fiamminga venne richiamata a Parma per accrescere il prestigio della Corte; contribuendo, così, a sottolineare il ruolo cosmopolita del Ducato nell’ambito dell’Europa moderna“.
“Tali opere, dipinte per essere viste da vicino, diffusero un gusto nuovo nella decorazione degli interni. Fatto di preziosismi in cui immagini raffinate e quasi cesellate nella materia venivano disposte sulle pareti fino a riempirle“. Come osserva ancora Verde, si risalta anche il modo in cui ciascuna tematica presente nelle opere è rappresentata. Si trova un modo di raffigurare la realtà diverso da quello italiano ma più vicino a quello spagnolo che accelerò anche la nascita del Manierismo.
Alcune delle opere esposte
Molteplici e di considerevole importanza i dipinti esposti alla Pilotta di Parma. Partiamo dal ritratto di Erasmo da Rotterdam, capolavoro di Hans Holbein, proveniente dalla collezione Sanvitale. Dalla stessa collezione proviene un nucleo di opere realizzate con differenti tecniche pittoriche ma accomunate dalla finezza miniaturistica fiamminga dei particolari e dei paesaggi sfumati. Tra questi i dipinti su rame di Paul Brill e Sebastiaen Vrancx; o le Tentazioni di Sant’Antonio, olio su tavola attribuito a Jan Wellens de Cock. Da segnalare anche il restauro della Battaglia navale di Aert Anthonisz; opera di piccole dimensioni che illustra una furiosa battaglia i cui vascelli sono rappresentati in maniera minuziosa.
Stessa minuzia, di cui accennato sopra, si trova in Interno della chiesa di San Giacomo ad Anversa di Hendrick van Steenwyck il Giovane. Grazie all’intervento dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro si potranno ammirare, per la prima volta, due pregiate tavole di Jan Provost; uno dei più significativi rappresentanti della Scuola di Bruges. Dalla collezione Dalla Rosa Prati arrivano, invece, le sei tele con scene dalla Genesi di Jan Soens; una delle personalità artistiche più note e significative alla corte dei Farnese. Per quanto riguarda i dipinti fiamminghi di carattere religioso sarà possibile ammirare, tra gli altri, anche la bella Santa Cecilia di Denys Calvaert.
Arte a Parma 1500-1600
Il percorso espositivo proposto dalla Pilotta di Parma prosegue, poi, nella sezione che prende il nome di Arte a Parma 1500-1600. Qui è evidente la presenza di altre personalità e nuovi influssi sul primo Cinquecento parmense; tra questi, nel periodo storico e artistico in cui primeggiano Correggio e Parmigianino, si trovano opere di Giorgio Gandini del Grano, Orazio Samacchini e Giovan Battista Trotti. Inoltre, all’arte di Parmigianino è offerto un omaggio nei frammenti di affresco di Jacopo Zanguidi.
Infine, nella decorazione del piano nobile si trovano illustrate favole e soggetti amorosi che s’ispirano ai poemi cavallereschi di Boiardo e Ariosto. Realismo magico, pittura germanica e fiamminga si intrecciano con le forme eleganti della pittura parmigianinesca; testimonianza significativa dei rapporti di corte con le Fiandre. Dunque, quello che preme sottolineare è quanto questo nuovo allestimento della Pilotta di Parma abbia lo scopo principale di: “Rendere i cittadini più consapevoli del proprio passato e della propria identità“.