UE, ipotesi allo studio nuove sanzioni: nel mirino l’oro della Russia
L'Unione Europea prenderà di mira le esportazioni di oro russo. Ecco le parole di Marcos Sefcovic
Non termina il piano di sanzioni elaborato dall’Unione Europea nei confronti della Russia. Secondo le parole del commissario europeo Maros Sefcovic, nel mirino dell’UE ci sarà anche l’oro della Russia. Parlando alla riunione dei ministri degli Affari Europei svoltasi a Praga, ha annunciato i prossimi intenti della comunità europea.
L’Unione Europea, dunque, ha deciso che inserirà le esportazioni di oro russo nel prossimo pacchetto di sanzioni, come già era stato approvato dai Paesi del G7 alla fine dello scorso mese di giugno. Maros Sefcovic ha anche aggiunto che l’UE si impegnerà a “chiudere tutte le scappatoie” per tutti quelli che cercano di aggirare anche le sanzioni adottate in precedenza contro la Russia.
Per fermare l’offensiva che la Russia ha intrapreso contro l’Ucraina, infatti, l’Unione Europea in questi mesi ha adottato già sei pacchetti di sanzioni, tra questi è previsto anche l’embargo entro la fine dell’anno su grandi quantità di petrolio russo.
Russia, Sefcovic annuncia le sanzioni per l’esportazioni di oro: la situazione attuale
Parlando a Praga delle prossime mosse previste contro la Russia, Maros Safcovic ha dichiarato: “L’Ue esaminerà i modi per applicare un regime di sanzioni sull’oro, che è un bene importante per le esportazioni dalla Russia“. Nonostante le sanzioni, però, non si appresta a cessare la difficile situazione sul fronte.
Le notizie di oggi 15 luglio non riportano solo le parole di Sefcovic. News parlano di un pesantissimo bilancio del raid russo a Vinnytsia, nell’ovest dell’Ucraina. Si contano, infatti, almeno 23 morti, tra i quali anche 3 bambini, ed oltre 90 feriti. Le esplosioni non si arrestano neppure a Mykolaiv. La popolazione ha ricevuto l’avvertimento di rimanere nei rifugi. Nella mattinata di oggi i contingenti russi hanno colpito le due principali università della città. La Russia, dunque, non pare volersi fermare al Donbass. Intanto all’Aia i ministri di circa 40 stati hanno incontrato il procuratore capo della Corte penale internazionale.
I ministri hanno discusso di come congiungere le forze e mettere in atto un’azione coordinata per punire ai sensi della giustizia i responsabili dei crimini di guerra. In loco il presidente dell’Ucraina, Zelensky, ha lanciato pesanti accuse alla Russia. Ha accusato il governo di Mosca di aver portato via dal Paese almeno 200mila bambini. L’ambasciata degli Stati Uniti d’America è tornata a lanciare l’appello ai propri connazionali affinché lascino l’Ucraina. Stamattina, infine, il ministero della Difesa russo ha affermato che l’attacco missilistico da crociera di giovedì su Vinnytsia era indirizzato contro un edificio in cui alti funzionari delle forze armate ucraine stavano incontrando fornitori di armi stranieri.