Ucraina, Putin cerca l’intesa con Iran e Turchia
Bombe russe su Sloviansk e Kramatorsk: case distrutte, morti e feriti fra la popolazione civile
La guerra in Ucraina porta Putin a Teheran. Nella capitale dell’Iran si svolge un summit fra i leader di Russia, Turchia e della stessa repubblica islamica. In primo piano le conseguenze economiche e sociali del conflitto che Mosca ha scatenato.
Quantomeno sul piano degli effetti delle sanzioni occidentali, il Cremlino comincia ad ammettere difficoltà. È anche per questo che con l’Iran Putin discute di forniture di gas e grano, che coinvolgono l’intero pianeta. Ankara, dal canto suo, annuncia un accordo di massima per sbloccare le migliaia e migliaia di tonnellate di grano ferme nei porti dell’Ucraina.
Intanto però nulla sta cambiando. E l’Unione europea si attrezza per fronteggiare l’emergenza energetica. Il rischio, cioè, che dal prossimo inverno, se non prima, si debba razionare il gas in tutto il continente per il possibile taglio totale delle forniture da parte della Russia. Ma l’Ue prosegue indirettamente anche la guerra, continuando a rifornire militarmente l’Ucraina. Da Bruxelles arriva infatti il via libera a una nuova fornitura di armi a Kiev per 500 milioni di euro, oltre all’ennesima stretta sulle sanzioni contro Mosca. Tutto questo mentre sul terreno si continua a combattere e Zelensky annuncia nuove purghe nei servizi di sicurezza. Prosegue, inoltre, l’offensiva russa nel Donbass: pesanti i bombardamenti su Sloviansk e Kramatorsk.
Ucraina, l’ira di Zelensky
In tema di purghe – Zelensky ha cacciato il capo dei servizi segreti, suo amico personale – si fa viva la ex procuratrice generale dell’Ucraina, anch’essa silurata. Iryna Venediktova ha rivolto un appello all’unità nel suo ultimo discorso in Parlamento. “Il presidente aveva il diritto di presentare una simile mozione? Sì, il presidente aveva il diritto di prendere una decisione del genere” ha detto. “Pertanto, credo che oggi un soldato in trincea non dovrebbe pensare al potere e a ciò che sta accadendo al potere“. “Dobbiamo essere uniti come mai prima d’ora“, ha aggiunto.
Le parole di Venediktova sono giunte nelle ore in cui l’esercito russo ha bombardato Sloviansk in Donbass, nella regione ucraina orientale di Donetsk. Ci sarebbero feriti, e forse anche vittime, sotto le macerie. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Sloviansk, Vadym Lyakh, e lo riporta Ukrinform. Lyakh parla di 4 esplosioni e molte case danneggiate. Un attacco russo c’è stato anche su Kramatorsk. “È stato attaccato il centro della città. Ci sono vittime. Sul posto stanno lavorando gli artificieri“. Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Kramatorsk, Oleksandr Honcharenko. La notizia dell’attacco al centro di Kramatorsk è stata confermata anche dal capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Su Telegram ha precisato che “i russi hanno colpito la parte centrale della città con missili. Almeno un civile è morto“.