Nell’estate della siccità peggiore degli ultimi decenni gli incendi, molti dei quali dolosi, bruciano l’Italia. Sono salite a 500, stamani 20 luglio, le persone evacuate a seguito del rogo in corso da due giorni sulle colline di Massarosa in Versilia (Lucca).
Una stima provvisoria, diffusa dalla Regione Toscana, indica 560 ettari andati in fiamme. Prevalentemente di bosco e in parte di olivete. Il rogo non è ancora sotto controllo e il molto fumo “non facilita gli sganci dei 4 elicotteri e dei 3 Canadair presenti al momento ai quali se ne aggiungerà un quarto” fa sapere la Regione.
“Durissimo il lavoro a terra nel quale sono impegnate le 25 squadre di volontariato antincendio e di operai forestali. Oltre allo spegnimento si devono occupare di realizzare staccate con attrezzi manuali e motoseghe mettendo in sicurezza le parti“. Le variazioni del vento, le zone impervie, la scarsa visibilità sono inoltre fattori che spingono gli incendi senza sosta.
Esplosioni di Gpl
Proprio a causa del vento nella notte i fronti di fiamma degli incendi si sono rinforzati. E mutando direzione sono arrivati sino agli abitati di Miglianello, Pieve a Elici, Montigiano. Ancora attivo stamani anche il fronte di Fibbialla, per il quale il sindaco di Camaiore ha disposto l’evacuazione. Ci sono state poi diverse esplosioni di serbatoi di gas Gpl. Riaperta invece la bretella autostradale Lucca-Viareggio che collega l’A11 con l’A12.
#Lucca, #incendio boschivo a Massarosa: nella notte oltre 100 #vigilidelfuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento, dal mattino in azione 4 Canadair e un elicottero. Evacuate per precauzione 500 persone. Nella clip la ricognizione dei droni con termocamera [#20luglio 8:00] pic.twitter.com/j6kJQNbbcv
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) July 20, 2022
Ma è da nord a sud che l’Italia brucia, ed è emergenza incendi. Il 19 luglio un rogo di grande estensione ha interessato la zona del Carso, costringendo alla chiusura temporanea di tratti di autostrada ed evacuazioni. La Regione Friuli Venezia Giulia ha dichiarato lo stato di emergenza. Incendi anche a Bolzano, in Sicilia e in Italia centrale.
Incendi sui binari
E non basta perché i roghi hanno determinato anche fiamme vicino ai binari, caos sui treni e nelle stazioni. È avvenuto il 19 luglio. Stop per due ore alla circolazione fra Chiusi e Orvieto sulla linea Alta Velocità Firenze-Roma. Un blackout si è invece verificato a Trieste, oltre a disagi per gli automobilisti bloccati sull’A4. Giornata difficile nel capoluogo giuliano, quella del 19 luglio.
In mattinata vasti incendi hanno interessato l‘altipiano carsico portando alla chiusura dell’autostrada A4 nel percorso che va da Redipuglia a Lisert. Il personale dell’autostrada ha dovuto evacuare in fetta e furia, mentre i vigili del fuoco affrontavano le fiamme anche con elicotteri e canadair. L’incendio ha coinvolto anche la rete di trasmissione nazionale, che ha subito un blocco. Nel pomeriggio blackout generale su Trieste, Muggia e nei Comuni vicini. La corrente elettrica è ripartita gradualmente.
Muore sul lavoro
A Roma sono circa 40 gli interventi legati agli incendi boschivi. Interventi difficili anche a Bolzano. Ma il caldo si fa sentire non solo in Alto Adige. In Valle d’Aosta i temporali potrebbero innescare un mix micidiale. Per questo sono state attivate misure preventive di protezione civile ai piedi del ghiacciaio di Planpincieux, sul massiccio del Monte Bianco, monitorato fin dal 2013. C’è allerta per uno scenario che coinvolge un volume di ghiaccio a potenziale crollo di 400 mila metri cubi. L’arsura di queste ore ha fatto vittime senza le fiamme. Un operaio di 54 anni è morto all’interno di un cantiere alla Spezia, a causa di un malore. Dopo l’episodio i sindacati hanno puntano il dito sulle condizioni climatiche in cui i lavoratori si trovano ad operare in questi giorni.
Fiamme ad Atene
L’emergenza incendi non attanaglia soltanto l’Italia, a cominciare da Roma, ormai da molti giorni sotto tiro. In tutta Europa, dalla Spagna alla Francia e alla Grecia, la situazione è drammatica. In queste ore giungono immagini della devastazione ad Atene. La città brucia e centinaia di persone state evacuate dai dintorni montuosi a nord della capitale greca. Quasi 500 vigili del fuoco sono impegnati a spegnere gli incendi. Oltre a 120 veicoli, 3 aerei e 4 elicotteri. Si teme per i quartieri di Penteli, Anthousa e Gerakas, popolati da circa 29mila persone. I media greci hanno riferito di un uomo di 80anni che si è tolto la vita con un colpo di pistola sull’onda della disperazione per gli incendi, in corso da ieri pomeriggio, 19 luglio.