Il Presidente Mattarella scioglie le Camere: si vota il 25 settembre
Dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella scioglie le Camere. Dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento il Capo di Stato ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Voto confermato il 25 settembre
Il Presidente Sergio Mattarella ha fatto sapere ufficialmente di aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere confermate ufficialmente il voto il prossimo 25 settembre. Dopo aver ascoltato i Presidenti dei due rami del Parlamento il Capo di Stato ha firmato il decreto controfirmato dal Presidente del Consiglio.
Riporta Ansa, dalle parole del Presidente della Repubblica: “La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza“.
La decisione del Presidente Mattarella
Dopo aver ascoltato i Presidenti dei due rami del Parlamento, Sergio Mattarella ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Come riporta Ansa, il Capo di Stato avrebbe dichiarato: “Ci sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del Paese. A queste esigenze – aggiunge il Presidente della Repubblica – si affianca l’attuazione nei tempi concordati del Pnrr“. A fronte dell’attuale Crisi di Governo il Capo di Stato Mattarella ha tenuto a ribadire: “Né può essere ignorata l’azione di contrasto alla pandemia“. Il decreto firmato dal Presidente della Repubblica e controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.
Al Quirinale sarebbe giunto anche il Premier Mario Draghi che avrebbe, appunto, posto la controfirma sul decreto. Quest’ultimo si attua ai sensi dell’Articolo 88 della Costituzione che è citato nel comunicato del Quirinale. Nel dettaglio l’Articolo recita: “Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse“. Il Premier, intervenuto al Consiglio dei Ministri ha espresso, in maniera sentita, le sue impressioni dopo la misura divenuta ufficiale. Al Cdm, Mario Draghi ha detto: “Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del Presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo“.
Commosso il Premier ha aggiunto: “Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro“. E prima di congedarsi, Mario Draghi ha tenuto a ribadire: “Voglio ringraziare prima di tutto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi“. Questo quanto riportato da Ansa.