Una domenica italiana di sport tra alti e bassi dove però ha sventolato alto il Tricolore. Matteo Berrettini si lascia sfuggire il terzo titolo consecutivo, poi Charles Leclerc sbatte al 18° giro in Francia perdendo la possibilità di vincere il Gran Premio di Formula1. Lorenzo Musetti vince ad Amburgo nella sua prima finale in carriera. Ed un altro successo arriva con Massimo Stano che dopo Tokyo vince anche l’oro della 35 km ai Mondiali.
Fine settimana tra gioie e dolori per il tricolore che da un lato è costretto a raccogliere delusioni ma dall’altro enormi soddisfazioni. Prima è la volta di Matteo Berrettini. L’azzurro viene ribaltato dal norvegese Casper Ruud, perdendo l’occasione di vincere il suo terzo titolo consecutivo. Ma sempre nel tennis arriva lo strepitoso successo di Lorenzo Musetti che ad Amburgo batte Alcaraz.
Al Gran Premio di Formula1 in Francia, Charles Leclerc esce di pista al 18° giro proprio mentre si trovava in testa. Non basta la straordinaria rimonta di Carlos Sainz a far gioire la Ferrari. Ma tra sconfitte e vittorie, impossibile non menzionare la leggenda Massimo Stano che vince l’oro della 35 Km ai Mondiali.
Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti
Poteva essere la tredicesima partita vinta e il terzo titolo di fila per Matteo Berrettini, ma le cose sono andate purtroppo diversamente. L’appuntamento con l’ottavo trofeo complessivo della sua carriera è rimandato, per la fatica del rientro post Covid. Infatti, dopo aver vinto il primo set, l’Atp 250 di Gstaad sembrava ormai in pugno al campione romano. Il match poi è però cambiato lasciando che a festeggiare fosse Casper Ruud, che anche un anno fa aveva vinto su questo terreno. Il match conclusivo vede un break di vantaggio che si trasforma in doppio nel quinto gioco, la colpa è da attribuire ad un dritto in uscita dal servizio sbagliato da Matteo Berrettini. Per il campione azzurro, è tempo di raccogliere ancora qualche boccone amaro, soprattutto dopo la mancata partecipazione a Wimbledon a causa della positività al Covid.
Ma se Matteo Berrettini, al momento, è costretto a consolarsi con una posizione guadagnata nel ranking mondiale, e con i 150 punti della finale che fanno 900 in totale una grande gioia arriva dai campi da tennis con Lorenzo Musetti. Il giovane atleta 20enne di Carrara, batte la ‘superstar’ Carlos Alcaraz e trionfa ad Amburgo in tre set: è il primo titolo Atp 500 per l’azzurro. Il 20enne di Carrara vince alla sua prima finale in carriera, battendo il n°6 del mondo che fino ad ora non era mai stato sconfitto alla fine di un torneo maggiore Atp.
Bocconi amari in casa Ferrari
In casa Ferrari è domenica di delusioni. Charles Leclerc era riuscito a guadagnare la sua sedicesima pole in carriera, ma proprio mentre era in testa a tutti perde il controllo della sua vettura e va contro il muro al 18° giro. Costretto ad uscire di gara il monegasco non può che adirarsi con sé stesso. Leclerc perde la pista in curva 11 del circuito del Paul Ricard, finendo in testacoda e andando poi a sbattere contro le barriere. Bruttissimo colpo per il numero 16 della Ferrari che, a causa di questa mancato arrivo alla bandiera a scacchi, penalizza di gran lunga la classifica piloti e costruttori.
Carlos Sainz chiude al 5° posto dopo una grande rimonta caratterizzata da almeno due fantastici sorpassi, che regalano un po’ di effimera gioia alla casa di Maranello. Sainz era 19° alle griglie di partenza per aver montato la quarta power-unit stagionale (contro le tre previste da regolamento) sulla F1-75 in seguito al guasto del Red Bull Ring di Spielberg. Lo spagnolo ha ricevuto un’ulteriore penalità di 5″ anche nel corso del Gran Premio. A causa di un unsafe release in occasione del primo pit-stop effettuato al Paul Ricard di Le Castellet in regime di Safety Car. A questo punto aumentano le attese per la prossima tappa del 31 luglio in Ungheria.
Lo sport delle glorie e l’oro di Stano
Ma nella domenica dello sport italiano, però, è necessario chiudere con una splendida gioia: quella di Massimo Stano. A Eugene l’atleta entra nella leggenda vincendo, dopo Tokyo, anche l’oro della 35 km ai Mondiali. Si conferma campione come nei 20 km olimpionici, dimostrando a tutti di essere un sportivo d’eccellenza. Il pugliese trionfa in una gara ad eliminazione dopo aver battuto per ultimo il giapponese Masatora Kawano. Una soddisfazione immensa per lo sport italiano, in quanto si tratta della prima medaglia d’oro ai Mondiali all’aperto dopo diciannove anni.
Grandi emozioni quando Stano ha deviato per prendere il tricolore e allo stesso tempo per tenere a bada il rivale, fino a tagliare il traguardo. Un omaggio (con il pollice in bocca) alla figlia Sophie quando sa di essere ormai il campione e poi un gesto di grande solidarietà quando si avvicina a Kawano per assicurarsi delle sue condizioni. Per Massimo Stano si è trattato anche del record italiano di 2h23’14”. Come si legge su Repubblica il campione pugliese ha dichiarato, dopo la vittoria: “Volevo dimostrare a tutti che Tokyo non è stato un caso. Stano c’è, il mio allenatore Parcesepe c’è. Ho dato più di quello che avevo, non mi erano rimaste più energie, il giapponese non si staccava, ho dovuto dare tanti cambi di ritmo. Non poteva che finire così, scusate se sono arrogante“.