Paola Spinetti lavora nel mondo dello spettacolo da anni e, parallelamente, ha coltivato una delle sue passioni più grandi: la gioielleria.
Per Paola Spinetti non esiste cosa più preziosa al mondo dell’artigianato italiano. Inserita da anni nel mondo dello spettacolo come addetto stampa cinema per Biancamano e Spinetti, ha avuto la possibilità di trasformare l’amore e la passione per la gioielleria in una realtà imprenditoriale. Il suo brand, Paola Spinetti Jewels, nasce dalla voglia di sperimentare, di dare voce alla creatività e il risultato raggiunto è stato al tempo stesso inaspettato quanto strabiliante.
Paola è molto soddisfatta della realtà che ha creato. I suoi gioielli, ognuno unico nel proprio genere, sono lavorati a mano, impreziositi da pietre preziose e strizzano l’occhio al simbolismo napoletano, la sua città. Abbiamo chiacchierato con Paola, che ha raccontato a noi di VelvetMAG com’è nata la sua linea di gioielli e come si immagina il suo futuro.
Intervista esclusiva di VelvetMAG a Paola Spinetti
Com’è nata la tua linea di gioielli?
Sin da piccola, ho sempre amato tantissimo oro e argento, così come la lavorazione materica, non regolare. Ho sempre fatto un po’ fatica a trovare questa tipologia di oggetti e quindi, una volta trasferitami a Roma, ho trovato lavoro come ufficio stampa cinema e ho iniziato a creare i gioielli.
Cinema e gioielli sono due mondi che si uniscono?
È diventato un binomio per me, mi ha dato la spinta per continuare. Piano piano ho creato una collezione vera e propria con oggetti in argento, bronzo, oro e pietre preziose. Sono stati indossati da tantissime attrici, sia italiane che internazionali.
Ricordi la prima attrice che ha indossato un tuo gioiello?
La prima credo sia stata Laura Morante, un’attrice che stimo moltissimo e che seguo come ufficio stampa. Li ha apprezzati, li ha comprati, ha ordinato dei pezzi unici fatti per lei. E poi li hanno indossati tante altre come Luisa Ranieri, Giulia Bevilacqua, Chiara Francini, Francesca Valtorta, anche Keira Knightley. Tempo fa abbiamo presentato un film alla Festa del cinema di Roma. La sera prima siamo andate a cena e sia lei che la sua agente hanno notato il mio rosario, che hanno comprato il giorno dopo.
Qual è il primo gioiello che hai creato?
Il primo è stato il corno. Lo ricordo perché lo feci per me e per la mia compagna. Da quel momento l’hanno notato tutti. È fatto con questo cappuccio materico di bronzo e d’argento e una pietra dura, semi preziosa, che io faccio intagliare a Torre del Greco. Sono tutti pezzi unici, perché non sono mai uguali tra loro.
Quali sono i pezzi must have della tua linea?
I più gettonati sono gli anelli sigillo, che io faccio in argento e in bronzo anche con le pietre preziose e con la lettera iniziale. E poi piacciono tantissimo i rosari con pietre semi preziose, lavorati a mano con filo d’argento e i ciondoli in argento e bronzo. Anche le fedi sono uno dei primi pezzi che ho fatto, forse subito dopo i corni, e ancora oggi continuano a chiedermele sempre.
E il tuo preferito?
La spada nel cuore: è un ciondolo con un cuore trafitto da una spada, che è un simbolo di grande passione d’amore, ma anche per la vita.
Da dove arriva l’ispirazione?
Arriva sicuramente dalla mia napoletanità, quindi un po’ dal simbolismo che lega la città di Napoli come il cuore sacro, il sangue di San Gennaro. Oppure il simbolismo del mare, il Vesuvio con la lava che crea questa materia irregolare. Io amo i simboli e uso molto le croci, non per forza a interpretazione religiosa ma anche come simbolo di forza.
Sono tutti pezzi lavorati a mano?
C’è sempre un processo hand made e Made in Italy. Nel mondo noi italiani ci differenziamo come artigianato in maniera esponenziale. La persona che lavora con me per realizzare questi gioielli ha studenti che vengono da tutto il mondo per imparare l’artigianato italiano. Gli artigiani che abbiamo noi sono rari, abbiamo una scuola di artigianato, di gioielleria e di incastonatura che resterei ore a guardarli lavorare.
E dove si acquistano i tuoi gioielli?
Sto lavorando ad un e-commerce, che spero sarà live per l’anno prossimo. Nel frattempo ho una pagina Instagram che funge da tramite.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Il futuro io lo vedo con il cinema, con i gioielli e forse anche con il Vinificio, un locale romano di cui sono diventata socia. La sua particolarità è che si occupa di vini naturali. Io mi sono appassionata moltissimo, fino a poco tempo fa non lo conoscevo neppure, invece ora sono un’amante del vino naturale. Penso che sia il futuro, non solo una nuova tendenza ma un vino molto più sano.