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Telemarketing, al via il Registro delle opposizioni: cos’è e come funziona

Dal 27 luglio i cittadini potranno iscrivere le proprie numerazioni fisse e mobili

Guerra al telemarketing selvaggio: è attivo il nuovo Registro pubblico delle opposizioni. Disciplina il trattamento delle numerazioni telefoniche nazionali fisse e mobili, e dei corrispondenti indirizzi postali.

Il nuovo Registro pubblico delle opposizioni permette ai cittadini di opporsi al trattamento delle numerazioni telefoniche nazionali fisse e mobili. In sostanza di porre un freno alle telefonate commerciali selvagge da parte di call center e operatori vari. Lo ricorda il Codacons che ha avviato una battaglia legale contro il telemarketing aggressivo. La campagna dell’associazione consumatori ha portato negli anni a numerose sanzioni milionarie da parte di Antitrust e Garante Privacy.

Come iscriversi al Registro

Da oggi 27 luglio i cittadini potranno iscrivere le proprie numerazioni al nuovo Registro tramite diverse modalità: web, numero verde, mail, e raccomandata. Così facendo, gli operatori di telemarketing dovranno verificare le liste dei potenziali contatti tramite una serie di servizi disponibili sul sito del registro stesso. Pesantissime le sanzioni in caso di abusi e violazioni, ricorda il Codacons. Gli operatori di telemarketing rischiano multe fino a 20 milioni di euro. Per le imprese si prevedono sanzioni per un ammontare fino al 4% del fatturato totale annuo.

La piaga del telemarketing

Dopo la bellezza di 4 anni e 83 giorni da quando doveva diventare operativo abbiamo la possibilità di cancellare i vecchi consensi dati in passato” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. la battaglia contro il telemarketing diventa meno dura. Così “potremo iscrivere i cellulari al nuovo Registro delle opposizioni“. “La lunga battaglia che abbiamo finora condotto per ottenere questo risultato, dalla petizione on line con migliaia di firme raccolte alle audizioni parlamentari, non solo non è ancora finita. Ma è solo all’inizio.

Perché chiamano da cellulari

Intanto vigileremo sul buon funzionamento del Registro, contro il telemarketing. Poi il legislatore deve prevedere indennizzi automatici per i consumatori che ricevono telefonate moleste nonostante siano iscritti al nuovo Registro. Solo così ci sarà un incentivo a segnalare i call center irrispettosi delle regole e il quadro sanzionatorio favorirà comportamenti virtuosi. Si deve poi rimediare all’errore della Legge numero 5 del 2018 che prevede i prefissi unici. Ossia 0844 per le pubblicità, vendite e comunicazioni commerciali e 0843 per le attività statistiche, ma che poi, all’italiana, consente una deroga. Basta presentare l’identità della linea a cui poter essere contattati per eludere la disposizione, cosa che, ovviamente, hanno fatto tutti i call center. Così gli italiani ricevono chiamate da numeri cellulari e, non sapendo di chi si tratta, rispondono. Una beffa e una presa in giro” conclude Dona.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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