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Mara Carfagna si candida con Azione di Carlo Calenda

La ministra molla Berlusconi: aiuterà i centristi a 'prosciugare' i voti di Forza Italia per tentare il sorpasso

Mara Carfagna, ministra di Forza Italia nel Governo Draghi, entrerà oggi 29 luglio in Azione, di Carlo Calenda. Si candiderà al Parlamento e farà parte della segreteria, con un ruolo di primo piano. Azione vuole sorpassare il partito di Berlusconi.

Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda“. Mara Carfagna, dopo l’addio a Forza Italia, si appresta ad entrare nel partito guidato da Carlo Calenda in vista delle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre. “La scelta più difficile, anche umanamente per la riconoscenza che devo a Silvio Berlusconi, è stata quella di lasciare Forza Italia. Il passo successivo è stato più semplice. Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda, che rappresenta a mio giudizio l’unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi“, dice la ministra per il Sud al Corriere della Sera.

Carfagna ha scelto Azioneperché ha una proposta europeista, liberale, garantista, fedele al patto europeo e occidentale. Capace di dire la verità agli elettori, di prendere impegni seri e poi di rispettarli fino in fondo. E quindi in sintonia con tutto ciò in cui credo da sempre“. “Ho avuto una lunga conversazione con Berlusconi” spiega al Corriere. “Ha speso bellissime parole di apprezzamento per il mio lavoro. La stima reciproca rimane intatta. Ma non potevo restare in un partito che, davanti a una scelta di crisi, tra salvare il Paese ed esporlo a un’ennesima avventura, prende la seconda strada. Senza neanche chiedere: quali sono i rischi per le categorie, per le imprese? Che succede al Piano di Ripresa se revochiamo la fiducia?“.

Carfagna? Rinnega se stessa

In realtà, in un’intervista al Quotidiano Nazionale (il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino) del 28 luglio, Berlusconi ha sparato a zero contro Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta. Ovvero anche contro gli altri due ministri azzurri di Forza Italia che hanno sbattuto la porta mollando il partito dopo che ha contribuito a far cadere il Governo. “Ho continuato a illudermi fino all’ultimo che prevalessero le ragioni della coerenza e anche della convenienza” ha detto Berlusconi. “Non mi sarei aspettato una scelta del genere da persone con una lunga esperienza politica, maturata tutta al nostro interno in ruoli di responsabilità“. Essi, ha detto il Cav, “hanno rinnegato non me, ma i loro elettori, la loro storia, la loro vita. Un comportamento poi che non ha davvero portato fortuna a chi lo ha posto in essere prima di loro“.

Calenda: “Benvenuta Mara

Di tutt’altro tono, ovviamente, le dichiarazioni di Carlo Calenda, che fiuta il colpaccio in vista delle elezioni: portare Azione almeno al 10%, superando Forza Italia. “Benvenuta Mara Carfagna“, scrive il leader su Twitter accogliendo la ministra nel partito. “Mara è un ottimo ministro per il Mezzogiorno e una persona seria e coraggiosa. Entrerà nella segreteria di Azione e ci aiuterà a costruire un grande partito liberale, riformista e popolare per dar voce all’Italia seria. Avanti!“. L’obiettivo di Azione è molto semplice: sorpassare Forza Italia alle urne, il 25 settembre, ‘prosciugando’ il bacino elettorale azzurro. E mirando in particolare ai delusi per la caduta del Governo Draghi: imprenditori del Nord, commercianti, partite Iva.

Mara Carfagna. Foto Ansa/Cesare Abbate

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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