Sebastian Vettel, la “storia” del pilota iridiato e del suo addio alla Formula1
Dalla Ferrari alla Aston Martin, passando inevitabilmente per i quattro titoli con la Red Bull
Sebastian Vettel ha annunciato il suo ritiro dalla Formula1 a fine stagione. Una notizia che scuote il mondo dell’automobilismo anche a fronte della carriera da grande professionista e campione che ha contraddistinto il driver tedesco.
Cresciuto in Formula1 anche sull’esempio del campione connazionale Michael Schumacher, Sebastian Vettel è uno dei piloti più iridiati che hanno conseguito titoli mondiali consecutivi. Il driver tedesco ha corso sulle macchine più potenti, ma sono anche la sua caparbietà e il suo stile in pista ad averlo consacrato campione del mondo per quattro anni.
Attualmente alla Aston Martin, Vettel ha corso per la Ferrari, ma è con la Red Bull che ha scalato le vette più alte. Oggi l’annuncio del suo addio alla Formula1 non può che lasciare un po’ di amaro in bocca. È innegabile, infatti, come Sebastian Vettel abbia scritto una pagina importante nel Campionato Mondiale dedicato alle monoposto.
Terzo pilota più iridiato della storia
L’annuncio di Sebastian Vettel rispetto al suo prossimo addio alla Formula1 arriva a pochi giorni dal GP d’Ungheria, l’ultimo prima della pausa estiva. Non si tratta, però, di una gara qualunque, su questo circuito, infatti, il driver tedesco ha vinto due volte e in entrambe le occasioni con la Ferrari. Nella casa di Maranello Vettel era approdato dopo il suo poker di vittorie con la Red Bull; quattro Mondiali vinti consecutivamente a consacrarlo come terzo pilota più iridiato nella storia della Formula1. Alla Rossa Sebastian Vettel era arrivato con il sogno di equiparare o forse prendere il ‘sacro’ testimone dal suo connazionale ferrarista Michael Shumacher. Ma quando Sebastian arriva in Ferrari, non sono gli anni d’oro del Cavallino Rampante; Vettel è forte ma la Mercedes sembra essere più potente.
Con la Rossa Sebastian Vettel chiude un 2020 discreto, dopo aver ottenuto due secondi posti nel 2017 e nel 2018 sempre alle spalle di Sir Lewis Hamilton. Ma è impossibile non definire il riservato, ecologista e discreto driver tedesco come uno dei piloti che hanno scritto una delle pagine più belle della Formula1 degli ultimi anni. Oggi 35enne, Sebastian Vettel ha esultato sul gradino più alto del podio per ben 53 volte. Con Alain Prost condivide il poker iridato, ma rispetto al 67enne pilota di Formula1 tra i più forti di tutti i tempi, Vettel può vantare due podi in più. Terzo pilota più iridiato della storia del Campionato Mondiale dedicato alle super monoposto, entra a pieno merito tra i miti della Formula1. Battuto solo dai cinque titoli del leggendario Juan Manuel Fangio e dai sette titoli pari merito dei due ‘dei dell’Olimpo’ Lewis Hamilton e Michael Schumacher.
Il campione Sebastian Vettel
Sebastian Vettel che sulle monoposto ha sempre dimostrato grande caparbietà e possesso della pista ha ottenuto i suoi più grandi successi, ben 38, con la Red Bull. Con la Rossa di Maranello ha conseguito 14 vittorie, ma è il suo esordio in Formula1 che ha segnato l’era di un pilota straordinario. È il 2008 quando l’allora 21enne pilota tedesco conquista una sorprendete vittoria sotto il diluvio del Gran Premio di Italia al volante della Toro Rosso. Dopo la pole position, sale sul gradino più alto del podio diventando il driver più giovane a vincere un GP Mondiale; titolo che mantenne per otto anni, fino all’arrivo di Max Vertappen nel 2016.
Consacrato tra i piloti più forti della storia, Sebastian Vettel lascia la Ferrari nel 2020 per approdare nella Aston Martin. Vettura, forse, meno potente di quelle che il campione tedesco aveva guidato in precedenza. Con la nuova scuderia sale sul podio al secondo posto solo al GP dell’Azerbaijan di Baku. Ed è dalla Aston Martin che Sebastian Vettel annuncia il suo addio alla Formula1. Dopo 290 Gran Premi disputati il driver tedesco decide di fermarsi, scelta presa sicuramente non a cuor leggero.
“Ma oggi non si tratta di un addio“
“La decisione di ritirarmi è stata difficile e ci ho pensato a lungo – ha confessato ai box del circuito ungherese – Alla fine dell’anno mi prenderò del tempo per riflettere su cosa focalizzarmi in futuro. Chiaramente, essendo padre, vorrò trascorrere più tempo con la mia famiglia. Ma oggi non si tratta di dire addio. Voglio piuttosto ringraziare tutti, soprattutto i tifosi, senza il cui appassionato supporto la Formula1 non potrebbe esistere“. Così il pilota nato ad Hoppenheim conferma il suo ritiro (forse momentaneo, o forse no). “Ho corso per Aston Martin cercando di adattare il mio stile di guida molto sensibile. E, sebbene i nostri risultati non siano stati buoni come sperato, mi sembra chiaro che abbiamo preparato tutto per far competere al top chi guiderà queste monoposto negli anni a venire“.
Sebastian Vettel, cresciuto nel mito di Schumacher, che da bambino aveva tentato di incontrare prendendo un treno dalla Germania a Maranello, oggi si può senza dubbio definire un degno erede del Kaiser. Riconoscente, preciso e puntuale Vettel ripercorre la sua strada in Formula1. “Dal 2013 ad oggi ho avuto il privilegio di lavorare con tante persone fantastiche in Formula1, troppe per poterle elencare tutte. I ricordi sono tanti e felici, dalla prima vittoria con la Toro Rosso a Monza in una splendida giornata di pioggia ai mondiali vinti con Red Bull sino alle 14 vittorie con la Ferrari“. Oggi, dunque, con l’amarezza e la malinconia che contraddistingue chiunque condivida la passione per monoposto, non possiamo che constatare quanto Sebastian Vettel resti una delle leggende della Formula1.
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