Meteo, ancora qualche giorno e dal mese di agosto tornerà l’anticiclone africano. Prima ci sarà spazio per nuovi temporali, anche con grandine.

Nel corso del fine settimana del 30 e 31 luglio una nuova linea instabile raggiungerà le regioni settentrionali. Ad alimentarla sarà aria più fresca in quota che, mescolandosi con quella più calda preesistente, darà vita a numerosi focolai temporaleschi. Le previsioni meteo indicano che pioggia e temporali dal Nord Ovest si incammineranno verso il Nord Est. I fenomeni potranno risultare violenti, localmente accompagnati da grandine di grosse dimensioni e sui settori alpini. C’è da attendersi di tutto. Anche frane, smottamenti e improvvisi ingrossamenti di torrenti.

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Meteo, cosa ci aspetta

Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it spiega che nel corso del weekend la pressione meteo tornerà gradualmente ad aumentare e dopo gli ultimi temporali di sabato mattina sul Triveneto, il sole tornerà prevalente su tutte le regioni. Domenica sarà una giornata ampiamente soleggiata, con un clima caldo ma senza eccessi. Per quanto riguarda la prossima settimana, da lunedì 1 agosto l’anticiclone africano Lucifero inizierà ad abbracciare l’Italia, invadendola poi completamente a partire da mercoledì 3 agosto. Con l’arrivo dell’anticiclone africano, o se volete il ritorno, le temperature cresceranno nuovamente. Il meteo indica dunque di nuovo gran caldo all’orizzonte. Nei giorni successivi si potranno toccare valori massimi di 40 gradi sulla Pianura Padana, sulle zone interne del Centro e sulle due isole maggiori.

Siccità, allarme al Nord

Cresce in tutta Italia, intanto, l’allarme siccità. A partire dalle regioni del Nord Italia. In Friuli Venezia Giulia si teme per i raccolti, così come nelle Pianura Padana. Dalle prime stime delle Confcooperative Fvg presso le cooperative agricole aderenti, si preannuncia un impatto particolarmente pesante nel settore cerealicolo. Le condizioni meteo di caldo persistente fanno presumere un crollo del -40% dei raccolti. Ma gli effetti della siccità rischiano di farsi sentire un po’ in tutti i comparti della filiera agricola, aggravati dall’incremento dei costi energetici che sono a livelli critici da inizio anno. Lo riporta una nota della stessa Confcooperative Fvg secondo la quale sono previsti inoltre “un calo del -15% nel comparto frutta e del -20% in quello dell’uva“.

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Il problema dell’irrigazione

La siccità e le condizioni meteo colpiscono soprattutto le aziende che “non hanno accesso alle aree irrigate dai Consorzi e devono affidarsi ai pozzi, con aggravio dei costi“. Dunque “è assolutamente necessario continuare a investire nelle tecnologie per l’irrigazione e negli investimenti per l’irrigazione“, sostiene all’Ansa Venanzio Francescutti, presidente FedAgriPesca Fvg (131 cooperative associate). La preoccupazione di Francescutti è anche per “l’impatto sul settore vino, dove si stima un calo del raccolto attorno al -20%“.