Fatti dal MondoPrimo piano

Guerra&Glamour: è il mondo ricco, bellezza

Putin voleva "denazificare" Kiev eliminando una "banda di drogati" e invece, dopo 5 mesi guerra, Olena Zelensky è in copertina di Vogue

I coniugi Zelensky su Vogue mentre infuria la guerra in Ucraina e i bambini muoiono sotto le bombe. Ma sulle copertine patinate, nel bel mezzo del conflitto mondiale, finirono anche Churchuill e De Gaulle.

Molti si stracciano le vesti, altri li osannano. La copertina digitale di Vogue dedicata alla First Lady ucraina, Olena Zelenska, ha sollevato polemiche infuocate. La moglie del presidente Volodymyr Zelensky è ritratta seduta nel palazzo presidenziale, in pantaloni neri e camicia bianca. Il titolo recita: Il volto del coraggio. Era proprio necessario che sulla rivista di moda e lifestyle per eccellenza finisse la First Lady di un paese in guerra con migliaia di morti? L’iniziativa è stata bollata come “pessima idea” dal politologo Ian Bremmer, presidente e fondatore di Eurasia che ha postato su Twitter il suo pensiero. E così ha dato il via ad aspre critiche. “Zelensky” scrive Bremmer, finora ha dominato sui russi nella “guerra dell’informazione“, ma questi scatti sono un passo falso.

Foto Ansa/Epa Michael Reynolds

Questi sono stati i mesi più terribili della mia vita e di quella di tutti gli ucraini“, dice la First Lady a Rachel Donadio. Ma a destare scalpore sono le foto, affidate al sapiente obiettivo di Annie Liebovitz. Scatti che ritraggono Olena Zelenska seduta sugli scalini di una residenza presidenziale trasformata in un bunker. Poi, avvolta in un lungo cappotto blu, accanto a un gruppo di soldatesse ucraine. Infine con Zelensky, mano nella mano. In un’altra foto, lui la abbraccia, protettivo. Nelle didascalie, il nome dei brand indossati dalla first lady, tutti rigorosamente ucraini.

Zelensky “l’attore

Su Twitter, con l’hashtag #ZelenskyWarCriminal, in poche ore si sono moltiplicati i commenti di disapprovazione: “Questo soggetto è nel mezzo di una guerra, il suo paese viene distrutto e la sua gente muore sotto le bombe. E lui posa su Vogue“. E ancora: “L’attore continua la sua commedia tra apparizione tv, interviste e copertine patinate sulle riviste. Il classico uomo in guerra. Intanto il suo popolo muore“.

Si fa presto a dir così: niente di più facile. Certo, dopo 5 mesi di guerra spietata, con l’esercito ucraino che non solo non si arrende alla Russia, ma parte alla controffensiva su Kherson, sarebbe da ingenui immaginare che Kiev voglia far tacere le armi perché preferisce una pace a ogni costo. Non è così. La guerra in Ucraina può durare ancora molti mesi. I riflettori sono accesi. L’Ucraina promuove giri turistici nella città liberate, divenute parte dell’iconografie di una nazione da promuovere nell’immaginario collettivo mondiale. E gli Zelensky, una coppia di successo, usano tutte le leve per promuovere la propaganda. Persino Vogue. Sui social, però, c’è chi ricorda come durante la seconda guerra mondiale i giornali fecero servizi sulla moglie di Winston Churchill e sulla coppia De Gaulle. A ben guardare, non c’è molto di nuovo sotto il sole.

Volodymyr Zelensky. Foto Ansa/Epa Sergey Dolzhenko

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio