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Arriva il musical di “Bridgerton”, ma Netflix fa causa alle autrici

In principio Abigail Barlow ed Emily Bear hanno lanciato un album di canzoni grazie a TikTok, poi l'hanno trasformato in un musical non ufficiale che non è piaciuto a Netflix

Dopo l’album vincitore di un Grammy Award, Abigail Barlow ed Emily Bear hanno portato Bridgerton a teatro trasformandolo in un musical in carne ed ossa. Ma Netflix non ha apprezzato e ha fatto causa alle due autrici. E anche Shonda Rhimes ha spiegato perché è giusto che lo streamer prosegua verso questa direzione.

Il fascino di Bridgerton ha ispirato anche il mondo dei musical, peccato che la trasposizione non sia ufficiale. Netflix non ha perso tempo e ha prontamente fatto causa alle due autrici che hanno cercato di mettere in piedi un nuovo progetto sonoro intitolato The Unofficial Bridgerton Musical. Ma perché tanto scompiglio? A chiarire alcuni dei punti salienti della questione che ha inviperito il colosso dello streaming è Shonda Rhimes, che ha prodotto lo show.

Bridgerton
Crediti: Netflix/Ansa

A detta di Netflix, le due autrici Abigail Barlow ed Emily Bear avrebbero “violato palesemente” i diritti di Bridgerton, motivo per cui sono state tirate in causa dalla piattaforma streaming. Basti pensare che il successo del musical è stato tale da guadagnare anche un Grammy Awards 2022 per il miglior album di teatro musicale. E quella gloria ha indispettito ancor di più Netflix. Ma facciamo un passo indietro per capire cos’è successo e perché si è arrivati alla corte federale di Washington DC.

Bridgerton ispira un musical, ma Netflix non ci sta e fa causa alle autrici

Il successo del musical non ufficiale ispirato a Bridgerton si deve soprattutto a TikTok che ha reso lo show virale. Ben presto Abigail Barlow ed Emily Bear si sono ritrovate tra le mani una piccola gemma teatrale da proteggere. Al Kennedy Center è tutto esaurito, merito anche delle star coinvolte come Kelli O’Hara, Ephraim Sykes, Denée Benton e Solea Pfeiffer, nomi ben noti a Broadway. E lo show è andato avanti nonostante le ben marcate opposizioni da parte di Netflix. Il colosso dello streaming ha dichiarato a Entertainment Weekly perché non supporta il musical ispirato a Bridgerton.

Bridgerton
Bridgerton

Il motivo principale è che le autrici non posseggono i diritti per trasformare Bridgerton in un musical. In più, hanno tutelato i propri interessi finanziari ottenendo un importante incasso da un’opera non originale. “Ci siamo sforzati di lavorare con Barlow & Bear e si sono rifiutati di collaborare. I creatori, il cast, gli sceneggiatori e la troupe hanno riversato i loro cuori e le loro anime in Bridgerton e stiamo agendo per proteggere i loro diritti“, ha precisato Netflix.

Bridgerton
Bridgerton

Anche Shonda Rhimes, schierata in prima linea nella creazione della serie TV, ha spiegato perché è giusto che Netflix vada avanti con la causa contro le autrici del musical. “Quella che era iniziata come una divertente celebrazione da parte di Barlow & Bear sui social media si è trasformata in una palese sottrazione di proprietà intellettuale esclusivamente a beneficio finanziario di Barlow & Bear. Questa proprietà è stata creata da Julia Quinn e portata in vita sullo schermo grazie al duro lavoro di innumerevoli persone. Proprio come Barlow & Bear non permetterebbe ad altri di appropriarsi delle proprie creazioni a scopo di lucro, Netflix non può restare a guardare e consentire a Barlow & Bear di fare lo stesso con Bridgerton“. 

Cristina Migliaccio

Moda, Lifestyle & Glamour

Nata ad Ischia, ha studiato a Salerno dove ora vive Editoria e pubblicistica. Ha vissuto quattro anni a Roma diventando giornalista pubblicista.
Appassionata di libri e di tutte le dinamiche dell'intrattenimento televisivo, soprattutto riguardo le serie TV. Si occupa di Moda, analizzando nel dettaglio i red carpet e le tendenze. Sul blog www.velvetgossip.it di VelvetMAG è curatrice di curiosità ignote ai più.

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