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ITA, la rabbia di Lufthansa: “Abbiamo scritto a Draghi, la nostra pazienza ha un limite”

I vertici della compagnia tedesca non commentano la campagna elettorale ma richiamano il Governo a dare una risposta chiara e definitiva

Mentre l’Italia entra nel vivo della campagna elettorale, ITA, la nuova compagnia di bandiera, appare sempre più in difficoltà. Lufthansa non nasconde un forte disappunto per la mancata risposta del Governo Draghi all’offerta per rilevare l’erede di Alitalia.

Al di là degli sviluppi politici, ITA ha bisogno di un partner e noi pensiamo di essere quello giusto” ha dichiarato l’amministratore delegato della compagnia aerea tedesca Lufthansa, Carsten Spohr, oggi 3 agosto. “Questo è indipendente da quale partito o gruppo di partiti governi il Paese“. Parlando quindi dell’offerta di Lufthansa-Msc per l’acquisto della maggioranza azionaria dell’ex Alitalia, Spohr ha spiegato di aver “scritto una lettera a Draghi sul fatto che bisogna essere veloci e che la nostra pazienza non è infinita“.

Foto Ansa

Il numero uno di Lufthansa ha inoltre sottolineato che la sua offerta ha trovato anche l’appoggio dei sindacati italiani che tutelano i lavoratori di ITA. “L’ultima news è che i sindacati della società sono diventati attivi per chiedere una soluzione veloce al Governo attuale ” ha detto ancora Carsten Spohr. “Credono che ITA abbia bisogno di un partner e che Msc e Lufthansa siano quelli adatti. È una cosa nuova anche per me, che i sindacati manifestino per Lufthansa. Ma conferma quello che diciamo da mesi: che siamo il partner giusto“.

ITA, l’interesse di Lufthansa

Tornando sulla questione politica del nostro Paese, Spohr ha sottolineato che non è compito suo commentare la situazione. In generale sul mercato italiano, Lufthansa sostiene di aver “visto un’estate di successo“, migliore anche degli anni passati. E che “l’Italia è il nostro mercato più importante dopo quello di casa e dopo gli Usa“. Ecco da dove deriva l’interesse a rilevare una quota di maggioranza di ITA. Ciò costituirebbe, almeno sulla carta, un potenziamento, quasi una blindatura, del mercato italiano dei voli per la compagnia tedesca.

Foto Ansa/Epa Ronald Wittek

Gli scenari possibili

Nel vostro Paese vogliamo una posizione forte” ha insisto a chiare lettere il Ceo di Lufthansa. Il quale ha poi sottolineato che “abbiamo deciso di far crescere Air Dolomiti a prescindere dalla decisione su ITA. E ha quindi concluso: “Vogliamo una posizione forte in Italia in un modo o in un altro, speriamo insieme a ITA, o altrimenti con i nostri mezzi“. Affermazioni, queste ultime, che denotano una vena di pessimismo sulla possibile acquisizione dell’ex Alitalia. E che, quindi, indirettamente, confermano il nervosismo che la cordata Lufthansa-Msc ha espresso nella lettera inviata a Mario Draghi. Una missiva che, al momento, resta senza risposta.

Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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