E’ stata definita dal New York Times The Queen of Cachemire per l’utilizzo di quella lana preziosa in quasi tutti i suoi abiti. Ed è stata anche la prima stilista italiana a sfilare a Pechino, alla conquista negli Anni Ottanta di una Cina ancora tutta da scoprire e a Mosca. Laura Biagiotti è l’emblema di una storia imprenditoriale al femminile tutta italiana, anzi romana.
Con la figlia Lavinia, ha portato avanti e fatto conoscere in tutto il mondo l’azienda di famiglia creata dalla mamma Delia, che cominciò, in pieno boom economico, con una sartoria in via Salaria. Azienda che iniziò a decollare con la commessa delle divise delle hostess dell’Alitalia.

Laura Biagiotti, l’amore per Roma e il bianco

Legatissima alla Città Eterna, Laura Biagiotti ha anche dedicato una linea di profumi a Roma. La sua prima collezione è del 1966, quando firmò una linea prêt-à-porter. Dagli inizi degli Anni Ottanta viveva e lavorava nella campagna romana, vicino Guidonia, in un castello medievale, il Marco Simone, acquistato con il marito Gianni Cigna negli Anni Settanta, diventato subito quartier generale suo e del suo staff. Se le si dovesse attribuire un colore sarebbe il bianco. Etereo, puro, a tratti siderale. Il candore che le creazioni del brand omonimo hanno portato in passerella nelle collezioni ready to wear presentate a Milano.

L’Ambasciatrice della Moda italiana

Laura Biagiotti grazie alla sua Maison ha intrapreso relazioni commerciali e culturali con molti paesi stranieri. Il 25 Aprile 1988 a Pechino ha avuto luogo un evento unico nella storia della moda. 30 modelle cinesi hanno indossato le più significative creazioni della carriera di Laura Biagiotti, che è diventa così la prima stilista italiana ad aver sfilato in Cina. Quasi centocinquanta abiti hanno reso omaggio alle materie prime prodotte in Cina da secoli: sete e cashmere preziosi. Il 5 febbraio del 1995 si sono spalancate le mitiche porte del Grande Teatro del Cremlino.

Laura Biagiotti è la prima stilista italiana a sfilare a Mosca, nella vecchia sede del PCUS. Con una sfilata-spettacolo ha unito in un ponte ideale la moda e la cultura italiana alla grande nazione russa. Per Laura Biagiotti le donne meritano di sognare in abiti che sono nuvole impalpabili e avvolgono il corpo in abbracci intensi. Sottolineando la femminilità e l’eleganza attraverso linee e forme morbide che con delicatezza sembrano danzare attorno alla silhouette. Da qui l’iconico abito Bambola, massima espressione della libertà femminile.