

Laura Biagiotti, l’amore per Roma e il bianco
Legatissima alla Città Eterna, Laura Biagiotti ha anche dedicato una linea di profumi a Roma. La sua prima collezione è del 1966, quando firmò una linea prêt-à-porter. Dagli inizi degli Anni Ottanta viveva e lavorava nella campagna romana, vicino Guidonia, in un castello medievale, il Marco Simone, acquistato con il marito Gianni Cigna negli Anni Settanta, diventato subito quartier generale suo e del suo staff. Se le si dovesse attribuire un colore sarebbe il bianco. Etereo, puro, a tratti siderale. Il candore che le creazioni del brand omonimo hanno portato in passerella nelle collezioni ready to wear presentate a Milano.
L’Ambasciatrice della Moda italiana
Laura Biagiotti grazie alla sua Maison ha intrapreso relazioni commerciali e culturali con molti paesi stranieri. Il 25 Aprile 1988 a Pechino ha avuto luogo un evento unico nella storia della moda. 30 modelle cinesi hanno indossato le più significative creazioni della carriera di Laura Biagiotti, che è diventa così la prima stilista italiana ad aver sfilato in Cina. Quasi centocinquanta abiti hanno reso omaggio alle materie prime prodotte in Cina da secoli: sete e cashmere preziosi. Il 5 febbraio del 1995 si sono spalancate le mitiche porte del Grande Teatro del Cremlino.
Laura Biagiotti è la prima stilista italiana a sfilare a Mosca, nella vecchia sede del PCUS. Con una sfilata-spettacolo ha unito in un ponte ideale la moda e la cultura italiana alla grande nazione russa. Per Laura Biagiotti le donne meritano di sognare in abiti che sono nuvole impalpabili e avvolgono il corpo in abbracci intensi. Sottolineando la femminilità e l’eleganza attraverso linee e forme morbide che con delicatezza sembrano danzare attorno alla silhouette. Da qui l’iconico abito Bambola, massima espressione della libertà femminile.
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