Erdogan e Putin, vertice su Ucraina e Siria
La Turchia vuole sferrare un nuovo attacco ai curdi ma ha bisogno del via libera della Russia
Incontro in Russia fra Putin il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Il vertice, programmato da tempo, si svolge a Sochi sul Mar Nero. E avviene due settimane dopo l’intesa sullo sblocco delle esportazioni di grano ucraino.
Al centro dei colloqui di venerdì 5 agosto fra i presidenti di Russia e Turchia c’è la Siria: il paese del Medio Oriente distrutto da 10 anni di guerra, a cui hanno preso parte attiva le stesse Russia e Turchia. Mentre Mosca appoggia Damasco e il suo presidente, Bashar al Assad, Ankara sostiene l’opposizione al regime. La Turchia ha annunciato un’operazione militare turca contro le forze curde. Per Erdogan i curdi sono “terroristi“. L’ostilità verso il popolo iranico senza patria, disperso fra Siria, Turchia, Iraq e Iran, sul grande altopiano del Kurdistan, ha caratterizzato lo scontro fra Erdogan e la Svezia e la Finlandia sull’ingresso di questi paesi nella NATO, colpevoli, agli occhi del dittatore turco, di proteggere i curdi. Ma l’assalto militare turco nel Nord della Siria non ha però avuto al momento il via libera da parte di Putin.
Oltre alle relazioni bilaterali, Erdogan e Putin discuteranno anche della guerra in Ucraina. La Turchia è riuscita, per ora, a mediare tra Mosca e Kiev. Si stanno infatti sbloccando i porti ucraini sul Mar Nero, fermi a causa della guerra, per ciò che riguarda l’esportazione di grano e altri cereali. Le prime navi sono partite e navigano attraverso corridoi garantiti dall’intesa, sebbene l’Ucraina ne chieda un utilizzo più intenso per un maggior numero di cargo.
Putin: “Sbloccato anche cibo russo“
Da parte sua Vladimir Putin ha ringraziato personalmente Erdogan per gli accordi sull’esportazione di grano. E ha sottolineato che essi non riguardano solo quello ucraino, ma anche “l’esportazione di cibo e fertilizzanti russi“. L’Europa, ha sostenuto il presidente russo nel corso del colloquio con il suo omologo turco, dovrebbe essere grata alla Turchia per essere in grado di acquistare gas dalla Russia attraverso il gasdotto Turkish Stream. Putin ha inoltre annunciato che prevede la firma di un memorandum per lo sviluppo dei legami commerciali ed economici tra Mosca e Ankara. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass.
Turchia, nuova centrale nucleare
“Come concordato, spero che oggi saremo in grado di firmare un memorandum sullo sviluppo dei nostri legami commerciali ed economici. Terremo conto degli accordi raggiunti dalla nostra delegazione mentre lavorava in Turchia“, ha affermato Putin secondo la Tass. Dal canto suo, la Turchia ha evidenziato l’importanza di completare in tempo la costruzione della centrale nucleare di Akkuyu, località nel sud della Turchia. La centrale è un progetto realizzato in collaborazione con Mosca ed è in costruzione dalla fine del 2017. Ufficialmente, la prima unità della centrale dovrebbe essere completata entro il 2023.