Nei prossimi giorni, indicano le previsioni meteo, ci sarà un fermarsi del caldo africano e tanti temporali almeno fino a Ferragosto.
È la previsione di Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.ilmeteo.it. Nei prossimi giorni e almeno fino al giorno di Ferragosto, infatti, l’anticiclone africano non proteggerà più l’Italia. L’alta pressione meteo delle Azzorre dall’oceano si appresta a invadere i settori centrali e settentrionali fino a raggiungere le repubbliche Baltiche. Sul bordo inferiore di questa vasta struttura inizieranno a scorrere correnti più fresche che raggiungeranno l’Italia facendo il loro ingresso dai Balcani. Queste correnti cacceranno l’anticiclone africano verso Algeria, Marocco e Spagna, lasciando l’Italia in balìa di un’accesa instabilità.
Le correnti più fresche, afferma l’esperto meteo, faranno gradualmente calare le temperature su tutte le regioni. Si stima una perdita di 2-4°C con i valori che torneranno nella media del periodo. L’instabilità atmosferica invece si manifesterà sotto forma di forti temporali con grandine e colpi di vento che colpiranno principalmente il Centro-Sud e non solo Appennini e zone vicine ad essi, ma localmente potranno spingersi fin verso le coste di Lazio, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia orientale.
Meteo, weekend di Ferragosto
Da venerdì 12 agosto, inoltre, il rapido passaggio di una bassa pressione sfiorerà l’Italia generando ancora tanti temporali. I quali dal Nord si porteranno verso il Centro-Sud nel corso del weekend. L’atmosfera, conclude l’esperto meteo, “sembrerebbe rimanere un po’ turbolenta anche per il giorno di Ferragosto. Altri temporali potrebbero minare i festeggiamenti, ma per ora siamo ancora nel campo delle ipotesi.”
Il 2022 anno da record
I primi 7 mesi di quest’anno proiettano il 2022 come l’anno più caldo di sempre dal punto di vista meteo. Luglio appena concluso ha fatto registrare +2,26 gradi sopra la media italiana dall’anno 1800 a oggi. A indicarlo sono i dati che ogni mese pubblica l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr). “Se il 2022 finisse adesso sarebbe l’anno più caldo di sempre“, ha commentato all’Ansa Michele Brunetti dell’ Isac-Cnr. “Ciò non vuol dire però che lo sarà realmente – ha precisato il ricercatore del Cnr – perché se nei prossimi mesi le medie mensili dovessero scendere, anche quella annuale scenderebbe“.
Come se non bastasse, il calore del mare, nell’Italia super calda del 2022, potrà trasformarsi in energia per lo sviluppo di nubifragi e altri fenomeni violenti, con acque marine a oltre 26,5 gradi. Ed è più probabile la formazione di TLC, Tropical Like Cyclones: piccoli uragani anche sul Mar Mediterraneo. Negli ultimi anni infatti, con l’aumento del caldo nell’acqua del Mediterraneo, si sono avuti a ripetizione TLC, anche definiti Uragani Mediterranei o Medicane.