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Ucraina, Kiev attacca i russi in Crimea. Mosca: “Punto di non ritorno”

Aerei nemici sarebbero stati distrutti in una base militare della penisola che Mosca si è annessa nel 2014

La guerra in Ucraina è giunta al 169° giorno. Immagini satellitari confermano che diversi aerei russi sono stati distrutti nell’attacco alla base aerea in Crimea, mentre cresce la tensione attorno alla centrale nucleare di Zaporhizhzhia.

Il controllo di Mosca sulla centrale nucleare di Zaporhizhzhia in Ucrainamette in pericolo la regione“, dice il G7. “Esigiamo che la Russia renda immediatamente al suo legittimo proprietario, l’Ucraina, il controllo totale della centrale“, si legge in un comunicato. In giornata riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’ONU per discutere della situazione nella centrale nucleare. Il Cremlino ribadisce la sua linea: “La guerra continuerà. Si è superato il punto di non ritorno“.

Foto Ansa

Un’immagine satellitare della compagnia statunitense privata Planet Labs fa intanto il giro dei social. Mostrerebbe un aereo russo distrutto nella base della Crimea, penisola ucraina annessa da Mosca nel 2014. Altre immagini satellitari confermano che diversi aerei russi sono andati perduti nell’esplosione alla base aerea di Saki, sempre in Crimea. La Russia afferma che le esplosioni sono dovute a un incidente. Ma gli analisti occidentali affermano che è improbabile.

Ucraina, Crimea nel mirino

Kiev afferma che 9 aerei da guerra russi sono stati distrutti in una serie di esplosioni in una base aerea in Crimea come risultato di un attacco ucraino. Ciò rappresenta una significativa escalation nella guerra. Nel corso della notte fra ieri e oggi 11 agosto, bombardamenti russi nella regione dell’Ucraina orientale di Dnipropetrovsk avrebbero ucciso 2 persone, a Nikopol. Sarebbero 7 i feriti. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, lo ha annunciato su Telegram. “Una notte con bombardamenti e vittime. L’esercito russo ha attaccato quattro distretti della regione. Nikopol è stata bombardata più volte, due persone sono state uccise, 7 ferite. Più di 40 edifici sono stati danneggiati, 5 gli appartamenti distrutti. I soccorritori stanno ancora lavorando. Il linea elettrica è stata interrotta. Più di 6mila persone sono senza elettricità“, ha detto.

Foto Ansa

Secondo la Cnn, invece, la propaganda di Mosca ha ‘colpito’ anche di recente. “La versione russa sull’attacco del 29 luglio alla prigione di Olenivka in cui sono morti oltre 50 prigionieri di guerra ucraini, per la maggior parte del battaglione Azov, è molto probabilmente un’invenzione“. La Cnn ha effettuato un’inchiesta basata sull’analisi di video e fotografie, immagini satellitari, e sul lavoro di esperti forensi e di armi. Il ministero della Difesa russo aveva affermato che la prigione era stata bombardata con missili Himars, simili a quelli forniti alle forze ucraine dagli Usa. Secondo gli specialisti, però, la maggior parte dei segnali indica che nel centro di detenzione c’è stato un incendio. E che, secondo diversi testimoni, non si è sentito il rumore di un razzo in arrivo. La preoccupazione resta invece molto forte per ciò che riguarda, come detto, la centrale nucleare di Zaporhizhzhia.

Foto Ansa

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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