La campagna per le elezioni entra nel vivo. Termina in questo weekend la procedura di presentazione delle liste.
Si chiude infatti l’ultimo passaggio formale, presso le cancellerie delle Corti di appello. I partiti ammessi alle elezioni dovranno portare la documentazione. La Lega ha intanto presentato la lista con tutti i suoi candidati. Il leader, Matteo Salvini, corre in Basilicata come capolista per il Senato. “Tutto alla grande“, afferma, uscendo dalla sede milanese della Lega in via Bellerio. “Orgogliosamente candidato” alle elezioni nella sua Milano, Salvini si metterà in gioco anche al Sud tra Calabria, Puglia o Sicilia. Il primo step sono le caselle dei collegi uninominali del Senato, chiuse con il 56% di donne. Il partito se ne vanta sui social e sentenzia: “Gli altri promettono e litigano, la Lega fa i fatti“.
In serata di ieri arriva l’elenco completo, anche per la Camera. Tra le novità al femminile per queste elezioni c’è Simonetta Matone, ex giudice della procura dei minori. La Lega l’aveva schierata a Roma come prosindaco di Enrico Michetti, nelle comunali l’anno scorso. Per il resto si scommette sulle riconferme di big e squadra di governo, piazzati soprattutto al Nord. Così per Giancarlo Giorgetti è pronto il collegio Lombardia 2 (Valtellina Alto Lago – Sondrio). Stessa regione di Nicola Molteni che fu il braccio destro di Salvini al Viminale.
I vicesegretari del Carroccio si dividono tra Lombardia (Andrea Crippa) e Veneto (Lorenzo Fontana). L’attuale capogruppo a Montecitorio, Riccardo Molinari, gioca in casa (in Piemonte); il suo omologo al Senato, Massimiliano Romeo sarà a Varese. Il sottosegretario Federico Freni si candida nel Lazio e lì sono in pista pure i fedelissimi Giulia Bongiorno (Roma est) e Claudio Durigon (Viterbo). Non si tocca il collegio del Varesotto per Umberto Bossi, in attesa di un suo segnale, dice Salvini. Tra gli innesti ci sarebbero pure alcuni sindaci.
Per quanto riguarda i candidati alle elezioni di Forza Italia, la situazione sembra più complessa. A parte Silvio Berlusconi, che ha scelto Monza, dove correrà nel collegio uninominale per il Senato, tutto il resto è da decifrare. Secondo il Corriere della Sera non sarebbe blindata allo stato attuale neppure la posizione di Maurizio Gasparri. Per Stefania Prestigiacomo, proposta senza successo come candidata per la presidenza della Regione Sicilia, alla fine dovrebbe spuntare un posto più che sicuro a Siracusa. Collegio blindato anche per Gianfranco Miccichè. Se ballano ancora i ruoli di capolista delle donne – sicura Anna Maria Bernini, probabile Licia Ronzulli, incerta Marta Fascina – una contesa delicata riguarda Elisabetta Casellati. Ovvia la sua ricandidatura, ma la presidente del Senato potrebbe non presentarsi in Veneto, come invece lei vorrebbe, bensì in Basilicata. Al suo posto in Veneto andrebbe Anna Maria Bernini.
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