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Elezioni, rissa sul confronto tv fra Meloni e Letta

Il 22 settembre scontro PD-FdI da Vespa; prima, il 12 settembre, su Corriere.it. Proteste dagli altri leader politici chi si ritengono esclusi ingiustamente

In vista delle elezioni il confronto-scontro fra i partiti s’infiamma sulla presenza dei leader in televisione. A Porta a Porta, da Bruno Vespa, è fissato un duello fra Giorgia Meloni ed Enrico Letta. Furiosi gli altri partiti, protestano Salvini e Calenda.     

Nessun passo indietro sul confronto a due con Giorgia Meloni. Per Enrico Letta è l’unico confronto elettorale possibile. Anche perché, dice Letta, a dispetto di una “pessima legge elettorale voluta da Matteo Renzi, quello che si delinea è uno schema bipolare“. Nel quale i due partiti con più consenso nei sondaggi risultano essere proprio PD e Fratelli d’Italia. Nessuna possibilità, quindi, che ci sia un confronto fra il segretario dem e Carlo Calenda. “Ogni contatto con Calenda“, ironizzano pesantemente dal Nazareno, “rischia di essere una replica estiva del Marchese del Grillo“. Riferimento all’adagio “Io so’ io e voi non siete un…“, reso celebre dal personaggio interpretato da Alberto Sordi.

Enrico Letta e Giorgia Meloni. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Il duello per le elezioni solo tra i leader di PD e FdI fa, ovviamente, infuriare gli altri partiti. Porta a Porta conferma la data del 22 settembre su Rai Uno e assicura che Bruno Vespa ha invitato tutti a partecipare. Da Matteo Salvini a Giuseppe Conte, e da Silvio Berlusconi a Luigi Di Maio, fino a Carlo Calenda. Ma prima ancora del 22 settembre, il 12 settembre si svolgerà l’altro scontro a due Letta-Meloni online sul sito Corriere.it.

La rabbia di Calenda e Renzi

È la goccia che fa traboccare il vaso: “Vogliono continuare questa stucchevole telenovela Sandra e Raimondo. Oggi scriveremo agli editori e ad Agcom” dice Carlo Calenda. “Accettare diktat da due dei quattro leader delle coalizioni è una violazione della parità di trattamento che i media offrono in ogni paese democratico“.

Renzi e Calenda. Foto Ansa

In vista del confronto sulle elezioni Calenda chiede “formalmente al Corriere e alla Rai official news di organizzare un confronto a quattro e di non sottostare a richieste inaccettabili“. Non è da meno Matteo Renzi, che fa i nomi dei quattro possibili invitati: “Meloni, Letta, Calenda e Conte. Gli italiani hanno dovere di sapere tra M5S, terzo polo, PD e alleati, e centrodestra chi è più credibile“. Anche Salvini non è da meno. “Io spero che sulle reti televisive tutti abbiano il modo di confrontarsi con tutti. Non faccio l’organizzatore di dibattiti tv ma gli italiani hanno diritto di capire. Con Letta mi confronterei domattina“.

Elezioni, le liste dei candidati

In casa dem, però, le rogne non mancano. Il puzzle delle candidature ha visto la rinuncia di uno dei 4 under 35 capilista nell’uninominale, Raffaele La Regina. Cosa che ha consentitolo schieramento di Enzo Amendola capolista nell’uninominale in Basilicata. Al suo posto, nel collegio Campania 1, correrà Filippo Sensi, che rinuncerà all’uninominale Roma 3, assegnato dal Centrosinistra a Rosella Muroni, già presidente nazionale di Legambiente. Sensi mantiene comunque il posto nel collegio plurinominale Lazio 2.

Raffaele La Regina. Foto Ansa/Antonio Vece

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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