Cuba, muore un carabiniere italiano. “Aveva il vaiolo delle scimmie”
Germano Mancini, 50 anni, era comandante della stazione di Scorzé (Venezia). Il suo sarebbe stato il primo caso di monkeypox sull'isola caraibica
È morto a Cuba, nelle scorse ore, un carabiniere italiano. Turista sull’isola caraibica, l’uomo avrebbe contratto il vaiolo delle scimmie e sarebbe deceduto a seguito di una broncopolmonite con infezione a più organi.
Si tratta di Germano Mancini, comandante dei carabinieri a Scorzè (Venezia). Quello di Mancini sarebbe il primo caso ufficiale di vaiolo delle scimmie a Cuba. Mancini, 50 anni, era comandante dei carabinieri di Scorzè da un paio di mesi, e si trovava a Cuba dal 15 agosto. “Il paziente, che si trovava in condizioni critiche instabili dal 18 agosto, è morto la sera del 21 agosto” ha dichiarato il ministero della Salute cubano in un comunicato.
Il 50enne italiano era arrivato a Cuba a Ferragosto ed era finito in ospedale tre giorni più tardi, hanno precisato le autorità dell’Avana. “Il rapporto dell’autopsia effettuata presso l’Istituto di Medicina Legale conclude che la morte è stata causata da sepsi” si legge nella nota del ministero della Salute cubano. Un fatto “dovuto a broncopolmonite con germe indeterminato e danni a più organi“.
El pasado 20/8 se diagnosticó el primer caso de Viruela Símica en #Cuba.
Este paciente evolucionó rápidamente hacia la gravedad, encontrándose en estado crítico inestable desde el día 18/8, falleciendo en la tarde del día 21.Más información👉https://t.co/uGcSInqAQK pic.twitter.com/w48jfTb9PB
— Ministerio de Salud Pública de Cuba (@MINSAPCuba) August 23, 2022
L’alloggio a Cuba, poi il malessere
Dopo le analisi, le autorità sanitarie dell’Avana hanno escluso che Mancini avesse contratto altre patologie infettive, a parte il vaiolo delle scimmie. Il carabiniere alloggiava in una casa in affitto e aveva visitato diverse località nell’ovest di Cuba. Mercoledì scorso 17 agosto aveva accusato “sintomi generali” di malessere e, poiché persistevano, giovedì 18 agosto si era recato da un medico. Lo avevano quindi trasportato d’urgenza in ospedale perché il carabiniere aveva subito un arresto cardiaco, dal quale si era poi ripreso. Le sue condizioni di salute erano poi tragicamente peggiorate fino alla morte. Secondo il ministero della Salute cubano, le persone che hanno avuto contatti con Mancini a Cuba, e che sono in isolamento, sono attualmente asintomatiche.
Originario di Pescara, Mancini era padre di un figlio e abitava a Noale, nel Veneziano. Nella zona era un volto conosciuto, spiega Venezia Today, avendo svolto la mansione di vice nella stazione carabinieri di Scorzè per molti anni. Da giugno aveva preso le funzioni di comando, dopo che il suo predecessore aveva lasciato l’incarico per spostarsi nel Trevigiano. Adesso le autorità cubane sono impegnate nella ricostruzione delle circostanze del decesso. Come detto, Mancini avrebbe iniziato a stare male qualche giorno fa e sarebbe stato ricoverato in ospedale. Le sue condizioni, però, sono peggiorate rapidamente e i tentativi di salvarlo sono stati vani. La sua scomparsa ha lasciato un grande dolore tra gli amici e i colleghi dell’Arma, che in queste ore si stanno stringendo attorno alla famiglia.