La 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia volge lentamente, ma inesorabilmente al suo epilogo, che si consumerà sabato con la cerimonia di premiazione. Ma anche l’ottava serata sul tappetto rosso ci ha riservato le sue belle sorprese. A stupirci in particolar modo è il couturier Anton Giulio Grande che incede sul red carpet con una sua ultima creazione rossa interpretata dalla top model Claudia Campana in occasione della premiere di The Son. Il film di Florian Zeller vede protagonista due icone del cinema internazionale: Hugh Jackman e Anthony Hopkins.
Lo stilista calabrese ogni anno in occasione del Festival di Venezia stupisce con il suo estro e la sua creatività in Laguna. Ed anche in questa edizione non è stato da meno, portando in scena una sublime creazione di haute couture in omaggio al mostro sacro della moda internazionale, Valentino. Per l’occasione Grande ha riservato ai lettori di VelvetMAG un’intervista in esclusiva ed in anteprima sulla sua ultima apparizione al Lido.
Anton Giulio Grande, il fascino dell’haute couture
Una celebrazione del Made in Italy, della sapiente arte del fatto a mano, la vera alta moda italiana, che richiede ore ed ore di lavorazione dei tessuti, con rifiniture di altissimo pregio che sfiorano la perfezione. Un lavoro minuzioso delle petite main è ciò che ci mostra Anton Giulio Grande a Venezia79. “Quest’anno ho scelto come interprete delle mie creazioni Claudia Campana, top model di Bassano del Grappa.”- afferma in esclusiva a VelvetMAG Anton Giulio Grande- “Seppur giovanissima, compirà 17 anni a novembre, Claudia è considerata dagli addetti ai lavori la nuova Bianca Balti. Una donna eterea, diafana, moderna. L’ho voluta con un make up naturale per esaltare al massimo i suoi lineamenti delicati e senza tempo”.
Rosso Valentino sul Red Carpet
“Ho ideato un long dress di haute couture ispirato al rosso classico veneziano, purpureo che ricorda nei ricami le guglie delle torri dei castelli svevo normanni.”- chiosa Grande- “Il mio è un omaggio alla Calabria, la mantella da nuova sacerdotessa bizantina è il mio personale omaggio a Valentino che ha da poco compiuto 90 anni, colui che ci ha saputo donare delle emozioni infinite e delle magistrali lezioni di stile grazie ai suoi virtuosismi sartoriali. Tutti noi stilisti nati dopo l’Imperatore della moda dobbiamo essere a lui grati per averci ispirati nel nostro operato. L’abito rosso da me ideato ha come tessuto base il tulle, i ricami sono stati progettati con i telai dove sono applicati dei disegni sul corpo. Poi sono stati assemblati i vari pezzi: canottiglie, jais. Il mio è un inno alla femminilità e alla sensualità. L’abito è un mezzo di comunicazione”.
Cinema e moda per Anton Giulio Grande
“Come sempre sono accorse in Laguna una miriade di celebrities. Venezia non ha mai perso la sua internazionalità“- dichiara Anton Giulio Grande – “Penelope Cruz mi ha molto colpito. Giorgio Armani grazie ai suoi look raffinati riesce sempre ad essere coerente con se stesso. Venezia si conferma come sempre come una grande vetrina per il cinema internazionale. Il cinema e la moda hanno un legame indissolubile. Spesso vengono ricordati più gli abiti che i film. Basti pensare all’iconico tubino nero Givenchy indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, o all’abito bianco di Marilyn Monroe nel film Quando la moglie è in vacanza con la celebre scena del vento proveniente dalla metropolitana che ne solleva la gonna. Sono capi impressi nel nostro immaginario collettivo.”
Tra i progetti futuri di Grande c’è anche quello di un ritorno a Roma. “Mi piacerebbe portare in scena nella Capitale un defilè. Dobbiamo essere orgogliosi che i più grandi sarti mondiali hanno iniziato tutti nella Caput Mondi: Valentino, Sarli, Capucci, le Sorelle Fontana, Balestra, Gattinoni. Roma ha portato fortuna a molti designers, vorrei che si riportasse l’attenzione sull’alta moda romana e vorrei tornare proprio qui facendo qualcosa ispirato al cinema. Mi auspico che prenda vita una fashion week dedicata all’alta moda italiana proprio nella Capitale”.