Dall’8 settembre fino al 20 novembre 2022, la Capitale ospita la 37^ edizione del Romaeuropa Festival. Un evento dalla portata internazionale che intende valorizzare i dialoghi tra le diverse espressioni artistiche passando dalla musica alle arti digitali, per arrivare al teatro e alla danza.
La Capitale si appresta ad ospitare uno degli eventi di portata internazionale in grado di valorizzare con oltre 80 spettacoli e più di 150 repliche il dialogo profondo che si instaura tra le diverse espressioni artistiche. Al via l’8 settembre fino al 20 novembre Romaeuropa Festival.
Commistione, compresenza, dialoghi tra le diverse forme ed espressioni artistiche per valorizzare il legame profondo che lega l’arte e la sua potenza comunicativa. Artisti provenienti da diversi angoli del mondo per portare in scena, tra gli spazi di Roma e sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica: musica, danza, arti digitali, teatro e molto altro.
I “dialoghi” all’interno del Romaeuropa Festival
Anche la 37^ edizione di Romaeuropa Festival si appresta ad essere un evento unico nel suo genere. Più di 80 spettacoli e 155 repliche animeranno fino al 20 novembre 18 spazi della Capitale. È il “dialogo” fra le diverse forme artistiche il filo conduttore di questo maxi-evento ed è per questo che i creatori hanno voluto raggruppare gli spettacoli con i titoli simbolici ispirati a diverse forme di dialogo. Così Dialogo con la Musica è la sezione in cui la musica funge da collante tra le diverse proposte della programmazione del Festival. Dialogo con il Presente, invece, sta ad indicare la relazione tra i capisaldi della storia e del passato con le prospettive emergenti. In un tempo che spesso cancella punti di vista e identità, le artiste e gli artisti del Romaeuropa Festival 2022 “Ci invitano ad interrogare per ricostruire, oggi, un più ampio patrimonio culturale e umano“.
Impossibile poi non presentare un Dialogo con il Futuro. In questo caso l’attenzione è rivolta alle nuove proposte sulla scena nazionale con la sezione Anni Luce, a cura di Maura Teofili, che sostiene la creatività degli Under30. In quarta istanza la proposta è un Dialogo tra le Generazioni; in questo senso l’attenzione è rivolta all’inclusione al coinvolgimento e all’apertura ad un pubblico di tutte le età. L’ultimo importante ‘ciclo’ è il Dialogo con il Pubblico dove ad emergere sono sostenibilità e solidarietà. Nata per l’accoglienza, il dialogo e il supporto a chi fugge dalle guerre, persecuzioni e violenze in tutto il mondo. Si basa su una collaborazione costruita con UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati. In questa edizione del Festival si inaugura un percorso che si sostanzierà in un contributo filantropico a sostegno di UNHCR in Ucraina.
Dentro l’evento
Con la presidenza di Guido Fabiani, la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi e grazie al contributo del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e di Camera di Commercio di Roma, Romaeuropa Festival 2022 ospiterà oltre 400 artiste e artisti dai cinque continenti protagoniste e protagonisti del suo programma di musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e creazione per l’infanzia articolato in 74 giorni di programmazione. L’inaugurazione è affidata all’ICK Dans Amsterdam diretta da Emio Greco e Pieter C. Scholten, che presenterà l’8 e il 9 settembre il suo evento/manifesto We Want It All.
Tra le preziose presenze, inoltre, l’esecuzione live di In C di Terry Riley ad opera dell’Ensemble Casella del Conservatorio A. Casella dell’Aquila – Maestro concertatore Oscar Pizzo – che si affiancherà alle danzatrici e ai danzatori protagonisti della coreografia di Sasha Waltz (in scena il 17 e il 18 settembre nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone). Grande anche la presenza dell’Ensemble Nova Opera, formazione di giovani artisti ucraini che il 28 settembre eseguirà alcune delle più importanti opere dei compositori ucraini contemporanei, in un evento realizzato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Intelligenza artificiale e NFT saranno, invece, protagoniste di Spleen Machine firmato da Alex Braga. Quattro appuntamenti, poi, con Le parole delle canzoni. Quest’ultimo un format ideato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Icontri tra musiciste e musicisti, scrittrici e scrittori intorno alle parole che nutrono i testi della narrativa, del cantautorato e della musica pop/urban italiana. E nell’ambito di Anni Luce, ricordiamo tra i tanti, la selezione dei testi del progetto Situazione Drammatica ideato da Tindaro Granata. Ed infine, da segnalare anche la restituzione pubblica dell’ultima ricerca di Wunderbaum. Una compagnia italo-olandese guidata da Marleen Scholten che il 9 e il 10 presenterà al pubblico Il disperato.