Karl Lagerfeld, l’indimenticabile genio della moda
L'anniversario di nascita del compianto direttore creativo di Chanel
“Amo sempre essere creativo, se non lo fossi mi annoierei e la noia è un crimine”. Karl Lagerfeld ha reso il suo nome sinonimo di indipendenza creativa, collaborando con varie etichette di moda. È stato direttore creativo di Fendi insieme a Silvia Venturini Fendi e di Chanel oltre ad aver firmato una sua linea.
Ha regnato come lo stilista più famoso e venerato della moda in una carriera durata sette decenni ed è morto ad 85 anni.
Karl Lagerfeld, l’icona della moda
Lo stilista di origine tedesca non solo ha rivoluzionato alcuni dei marchi più iconici del settore, ma ha cambiato la direzione della moda stessa. La sua visione ha ampliato la portata del fashion per abbracciare qualsiasi cosa, dalle celebrità alle belle arti. Karl Lagerfeld ha disegnato più di una dozzina di collezioni all’anno per tre case visivamente distinte: Chanel, Fendi e la sua omonima etichetta. E’ stato l’unico stilista a mostrare due collezioni di alta moda a Parigi ogni stagione. Ha spesso fotografato e filmato campagne pubblicitarie per le case sotto la sua direzione, oltre a editoriali per importanti riviste.
L’avviso delle collaborazioni fashion
Il compianto designer ha dato vita al fenomeno della partnership fast fashion/designer con H&M nel 2004 e ha prestato il suo talento nel design a qualsiasi cosa, dagli orsetti Steiff ai pianoforti Steinway. Lagerfeld era, ovviamente, anche il custode di Choupette, il gatto bianco di Birmania con oltre 100.000 follower su Instagram. “Mi annoio molto facilmente. Il pensiero di passare la vita a rielaborare lo stesso tema più e più volte è un incubo”, ha detto a The Guardian nel 1985. Questa determinazione a stare al passo richiedeva una mancanza di sentimentalismo e un distacco spietato dal proprio lavoro. Spesso si sbarazza dell’arte, degli oggetti e delle idee che lo avevano precedentemente ispirato. “Un designer deve vedersi come un edificio con antenne TV; catturi immagini di tutto ciò che sta succedendo, le registri e poi la dimentichi”, dichiarò in un’intervista del 1984 a Vogue America.
Il look inconfondibile
L’operato da Chanel
Per la maison francese Karl Lagerfeld propone tweed bouclé della maison, perle, bottoni dorati, calzature bicolore e C intrecciate per una nuova generazione. Rimpicciolisce le giacche, accorcia le gonne. “La tradizione è qualcosa che devi gestire con attenzione, perché può ucciderti. Il rispetto non è mai stato creativo“, ha detto a Vogue America nel 1984. Nel 2003 Lagerfeld realizza la Métiers d’Art di Chanel, un sfilata annuale progettata per mettere in risalto la rara maestria di laboratori francesi leggendari come Desrues e Lesage. Nel 2001 Lagerfeld ha un repentino dimagrimento perchè come racconta “non ero abbastanza magro da indossare abiti Dior Homme”. Il suo libro, The Karl Lagerfeld Diet , è diventato un bestseller internazionale.