Ucraina, controffensive a Nord-Est e a Sud: i russi arretrano
L'attacco nella regione di Kharkiv ha portato alla liberazione di città come Izyum e Kupiansk. Tagliata la linea dei rifornimenti alle truppe nemiche
Le forze armate dell’Ucraina starebbero ricacciando indietro gli occupanti russi dal Nord-Est del paese, liberando diverse città e villaggi nella regione di Kharkiv, fra cui Izyum e Kupiansk.
Le truppe russe si stanno ritirando, secondo i media ucraini, che citano le testimonianze di diversi corrispondenti di guerra. L’Ukrainska Pravda cita anche un account Telegram del primo viceministro dell’Informazione dell’autoproclamata repubblica separatista filorussa di Donetsk, Danylo Bezsonov. Quest’ultimo afferma che la fuga dei soldati “è il risultato di errori dell’alto comando“, ma adesso “la cosa principale è ammettere gli errori e trarre le giuste conclusioni“.
L’agenzia di stampa statale russa, Ria Novosti, sostiene che le autorità russe di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, “restano in città nonostante i bombardamenti. Mentre è in corso l’evacuazione della popolazione“. Il capo dei filorussi nella regione, Vitaly Ganchev, ha spiegato che “le autorità hanno iniziato l’evacuazione della popolazione anche da Izyum, Shevchenkovo e Balakliya“. Risultano inoltre dichiarazioni del capo dell’amministrazione filorussa di Izyum, Vladimir Sokolov, citato da Interfax.
I russi in difficoltà a Nord-Est
Secondo Sokolov “la situazione è molto difficile. Nelle ultime due settimane la città è stata sotto continui bombardamenti delle forze ucraine con munizioni straniere: Himars (lanciarazzi, ndr.) e M777 (obici, ndr.) da 155 millimetri, che hanno causato distruzione e un gran numero di morti e feriti“. Media ucraini hanno riferito che le truppe di Kiev sono entrate a Izyum e quelle russe risultano in ritirata.
Una svolta nella guerra
Quasi al termine dell’estate la guerra in Ucraina segna dunque una svolta. “Kupiansk è Ucraina. Gloria alle forze armate” ha scritto sui social la consigliera del presidente del Consiglio regionale di Kharkiv, Nataliya Popova. Lo riporta l’agenzia di stampa Unian. L’intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento della mattina aveva scritto che la liberazione di Kupiansk “sarebbe un duro colpo per Mosca perché si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass“. La città dell’Ucraina orientale era caduta in mano russa il 27 febbraio, tre giorni dopo l’invasione. Oggi l’esercito ucraino ha liberato anche il villaggio di Grakove.
Ucraina, il rapporto degli inglesi
Secondo l’ultimo report dell’intelligence britannica, la controffensiva ucraina lanciata il 6 settembre nel Nord-Est, nella regione di Kharkiv, ha colto di sorpresa le forze russe perché è scattata mentre prosegue la controffensiva a Sud, nella regione di Kherson. Con queste due operazioni, il fronte difensivo russo è sotto pressione sia sul fianco settentrionale, sia su quello meridionale. Nella regione di Kharkiv le truppe ucraine avrebbero guadagnato fino a 50 chilometri di territorio lungo uno stretto fronte precedentemente occupato dai russi e hanno preso il controllo, o circondato, numerose città sotto occupazione russa.
Le forze ucraine premono dunque in direzione dell’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk, a Est. Nella parte ucraina della regione di Donetsk, dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso, secondo le autorità di Kiev i russi hanno ucciso 821 civili e ne hanno feriti 2.053. A Sud, invece, nella regione occupata di Kherson dove è in corso la controffensiva ucraina, la Russia avrebbe inviato 1.300 soldati ceceni, secondo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine.
Mattia Sorbi ferito in Ucraina
Si tratta della regione sotto controffensiva ucraina dalla fine di agosto. La stessa in cui il giornalista italiano freelance, Mattia Sorbi, è stato ferito e si trova ricoverato in un ospedale controllato dai russi. Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video, rilanciato sui social media dall’agenzia di stampa Ria Novosti, in cui Sorbi, intubato in un letto di ospedale, spiega di essere saltato su una mina. A detta dei russi una mina ucraina. Una versione dei fatti tutta da provare. La scelta di diffondere il filmato da parte di Mosca non è un buon segno. Sarebbe in corso un negoziato da parte del nostro ministero degli Esteri per evitare che il giornalista possa diventare merce di scambio come fosse un prigioniero di guerra.