Nelle Marche una notte di alluvioni a seguito di una bomba d’acqua ha provocato almeno 10 vittime. Ci sono almeno 4 dispersi, fra cui una madre con la sua bambina. In ginocchio la zona dell’Anconetano, dove è straripato il fiume Misa. L’acqua ha raggiunto le case e ha spazzato via auto e mezzi dalle strade. Allagamenti e blackout a Senigallia.
AGGIORNAMENTO ORE 12:45 – Sale a 10 il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito l’Anconetano, nelle Marche. “In poche ore è piovuto un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno” ha dichiarato il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Quattro vittime sono a Ostra (Ancona), una a Trecastelli (Ancona) e una Barbara (Ancona). Fra i paesi colpiti anche Cantiano. Al mattino di oggi 16 settembre i vigili del fuoco hanno recuperato a Bettolelle, una frazione del comune di Senigallia, il corpo di un uomo. L’acqua lo ha travolto mentre era a bordo della sua auto. Salva, invece, un’altra persona che i pompieri hanno soccorso su un albero. “Al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un’altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata“. È il sindaco di Barbara, Riccardo Paqualini, che ha fatto un primo bilancio dei dispersi del nubifragio al mattino di oggi 16 settembre.
Marche, bambini dispersi
I dispersi sono almeno 4, ha fatto sapere la Prefettura di Ancona. Fra essi una mamma con la figlioletta, e il bambino che era con la mamma in auto, come detto. La donna sarebbe riuscita a lasciare il mezzo con il piccolo in braccio. Poi una fiumana d’acqua e fango l’avrebbe nuovamente travolta. I vigili del fuoco l’hanno soccorsa e salvata nella notte. Del bambino non c’è traccia.
Tutti, comprese le autorità, sono stati presi alla sprovvista. L’ondata di maltempo che ha colpito le Marche stanotte “non era prevista a questi livelli, non avevamo livelli di allarme” ha detto all’Ansa l’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi.
In salvo sui gommoni
L’esondazione del fiume Misa, in particolare, “è stata repentina e improvvisa“. In alcune località, “non c’è stato tempo di intervenire. Ci sono persone che magari erano in strada o sono uscite non rendendosi conto del pericolo“. Il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, è giunto nelle Marche. Continua il lavoro dei soccorritori, andato avanti per tutta la notte a Barbara, comune che assieme a Ostra e Trecastelli ha subito in pieno una ‘valanga’ d’acqua e fango che ha travolto tutto il paese. Al momento ha smesso di piovere nella zona di Senigallia e hinterland. A Senigallia allagamenti nei pressi del casello autostradale che è chiuso. I vigili del fuoco hanno messo in salvo alcune persone, tra cui anziani anche in queste ore, con gommoni da rafting. Nel centro città si segnalano anche blackout.
Nelle Marche sono in arrivo rinforzi ai vigili del fuoco da Lombardia, Abruzzo ed Emilia Romagna. “Ci sono moltissime frane nell’entroterra di Senigallia. Anche il più piccolo fosso in campagna, prosciugato dalla siccità, quando è stato invaso dalla pioggia si è trasformato in un fiume di detriti“. Lo dice all’Ansa l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.
“Il pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia sta accogliendo persone in stato di choc e ipotermia” prosegue l’assessore. “I soccorritori li hanno portati fuori dalle loro abitazioni, dove l’acqua li aveva bloccati“. Ci sono poi feriti negli ospedali di Jesi e Fano. Infine “abbiamo ricevuto una valanga di telefonate al 112, tanto che abbiamo dovuto chiedere aiuto alla Toscana“.
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