Alluvione nelle Marche, 11 morti. Si cercano un bimbo e una donna
Mattia, 8 anni, e la signora Brunella di 56 non si trovano. Paura per falle negli argini del Misa a Senigallia
Si aggrava il bilancio dell’alluvione nelle Marche del 15 e 16 settembre. Le vittime sono 11. Risultano ancora dispersi il piccolo Mattia, di 8 anni, e la signora Brunella Chiù, 56 anni.
Le ricerche si concentrano nella zona di Contrada Coste, nel comune di Barbara. E si estendono a tutta l’area coinvolta dalla bomba d’acqua: il territorio di Senigallia (Ancona). Decine di squadre dei vigili del fuoco sono all’opera dalla serata di giovedì 15 settembre, sia nella ricerca dei dispersi che nel portare soccorso alla popolazione travolta dal fango. Sono al momento 11 le vittime del disastro. I soccorritori hanno identificato l’ultima vittima: Michele Bomprezzi, di 47 anni, fratello dell’ex sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi. Era alla guida della sua automobile. Acqua e fango hanno spazzato via il veicolo, poi recuperato nel fiume Misa.
Giunto nelle Marche, il capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha firmato un’ordinanza per nominare il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, commissario delegato. Si prevedono poi una serie di misure per garantire l’assistenza della popolazione, considerato anche che il Consiglio dei ministri ha stanziato 5 milioni di euro.
Della Valle: “Un milione per le Marche“
Non appena le istituzioni avranno dichiarato lo stato di emergenza per la regione Marche, l’Abi (Associazione bancaria italiana) inviterà le banche a sospendere i mutui delle popolazioni colpite. La famiglia Della Valle, patron dell’azienda di calzature Tod’s, mette a disposizione della Regione Marche “la somma di un milione di euro a sostegno delle popolazioni colpite da questa terribile tragedia“. Fa inoltre un appello, si legge in una nota, “a tutto il mondo delle imprese chiedendo di sostenere e aiutare in tutti i modi possibili le persone e i territori che sono stati duramente colpiti“.
L’allarme resta
Ma l’allarme per possibili nuove alluvioni nelle Marche, e in particolare nell’Anconetano, non è cessato. L’amministrazione conunale di Senigallia è preoccupata per una falla nell’argine destro del fiume Misa, all’altezza del quartiere di Borgo Molino, già inondato due giorni fa. Si tratta di una rottura di dimensioni limitate a circa 1,5 metri che potrebbe però, in caso di nuova piena, creare altri guai. Si corre ai ripari anche in un’area già alluvionata nel 2014: subito dopo il ponte autostradale. Un’area dove si è creata una pericolosa falla a causa dell’esondazione del fiume Misa.
Si sta verificando, inoltre, lo stato di tutte le portelle sul lungomare, dove sfociano i fossi della rete idrica minore, così da garantire il migliore deflusso possibile delle acque piovane o evitare quantomeno che creino ulteriori disagi. Nel frattempo è calato il vento forte che spazzava il territorio senigalliese e non piove più. Ma non c’è da stare tranquilli. L’autunno non è ancora cominciato è le forti piogge sono soltanto all’inizio. Sulle conseguenze del disastro è intervenuto papa Francesco. “La drammatica alluvione nelle Marche ha provocato lutti, rovine e dolore in tutto il Paese” ha detto il Pontefice. “Rappresenta l’ulteriore conferma che la sfida del clima merita la stessa attenzione del Covid e della guerra“.