Marche, trovato lo zainetto del bimbo disperso
A quasi dieci chilomerti di distanza dal punto il cui la furia dell'acqua ha strappato Mattia, 8 anni, dalla braccia della mamma
Restano 11, al momento, le vittime dell’alluvione nelle Marche del 15 e 16 settembre. Il piccolo Mattia, 8 anni, risulta ancora disperso. Le ricerche non si fermano. I soccorritori hanno rinvenuto lo zainetto del bambino.
Si trovava a circa 8 chilometri di distanza dal punto in cui dal punto in cui la furia dell’acqua aveva travolto il bimbo. L’alluvione delle Marche ha letteralmente strappato Mattia dalle braccia della madre, lungo strada tra Ripalta di Arcevia e Castelleone di Suasa. Il ritrovamento dello zainetto, pur significativo, non assicura, tuttavia, che il piccolo si trovi lì vicino. Le ricerche del piccolo Mattia, e di Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara (Ancona), proseguono senza sosta sul fiume Nevola anche con l’ausilio di unità cinofile dei vigili del fuoco.
Al lavoro anche l’unità navale dei pompieri con sub e unità attrezzate Saf. I soccorritori provengono da varie regioni italiane, non solo dalle Marche. Concentrano la loro azione vicino ai ponti, tra Castelleone di Suasa e Barbara/Ostra Vetere. Sul posto in questi giorni anche alcuni famigliari dei dispersi tra cui il padre di Mattia, Tiziano Luconi. Un momento “molto delicato” per la comunità del paesino del Pesarese, ribadisce il sindaco Davide Dellonti che ha chiesto anche l’intervento di un pool di giovani psicologici. Si tratta di persone esperte nella gestione di situazioni complesse in ambiente scolastico per supportare in particolare gli insegnanti e, in prospettiva, anche i compagni di scuola di Mattia. Per ora tenuti al riparo da notizie e circostanze che possano urtare la sensibilità e destabilizzarli.
Curcio nelle Marche
Le vittime accertate sono al momento 11. Vivevano tra Pianello di Ostra, Senigallia, Barbara, Trecastelli, Serra de’ Conti, Rosora. Oggi 19 settembre il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, effettuerà sopralluoghi nelle zone colpite, partendo dalla provincia di Pesaro (Cantiano, Serra Sant’Abbondio, Frontone, Pergola). Per poi passare in quella di Ancona. Nel pomeriggio Curcio dovrebbe partecipare ad una riunione presso il Centro Coordinamento Soccorsi (Ccs) presso la Protezione civile regionale delle Marche.
Inchieste della magistratura
La Procura di Urbino ha aperto intanto un fascicolo a carico di ignoti per inondazione colposa in relazione all’ondata di maltempo sul territorio del Montefeltro. Non è solo il territorio di Senigallia, nell’Anconetano, a essere stato duramente colpito dalla furia dell’alluvione. Straripamenti dei corsi d’acqua, inondazioni e danni si sono verificati massicciamente anche in provincia di Pesaro Urbino: a Cantiano, Frontone e dintorni. Le indagini, riferisce una nota della Procura, avranno lo scopo di “ricostruire, in primo luogo, le fasi e le tempistiche degli allertamenti dei Comuni interessati dall’esondazione. E lo stato di manutenzione dei corsi d’acqua straripati nonché quanto altro utile ai fini di giustizia”. Sul maltempo indaga anche la Procura di Ancona.