Elezioni, la corsa di Meloni (a destra) e di Salvini (contro Draghi)
I due leader di Centrodestra sono alleati ma anche rivali. Dietro di loro l'ombra di Berlusconi
Il Centrodestra scalda i motori per il rush finale delle elezioni. Giorgia Meloni, possibile futura prima premier donna in Italia, vuole che anche in Spagna decolli la destra e fa il tifo per Vox.
“Mi auguro che il Centrodestra italiano guidato da Fratelli d’Italia vinca le elezioni. E che questo possa fare da apripista per qualcosa di simile anche in Spagna tra qualche mese” dice Meloni all’agenzia di stampa spagnola Efe. “In tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, la concretezza e il pragmatismo dei conservatori sono molto più efficaci delle ricette ideologiche della sinistra.” Meloni spiega che con Vox “siamo legati da stima, amicizia e lealtà” reciproca. A chi le chiedeva se fosse d’accordo con la famosa condanna di Gianfranco Fini del fascismo come male assoluto Meloni ha dato una risposta a modo suo. “Io ero dentro Alleanza nazionale (il partito di Fini, ndr.) – ha dichiarato il presidente di FdI – e non mi pare di aver detto nulla di diverso. La risposta mi pare evidente.” ha replicato.
Elezioni, il ruolo di Draghi
Sul fronte Lega, invece, Matteo Salvini ha chiarito che per il premier Mario Draghi “non ci sono ruoli nel futuro eventuale Governo” di Centrodestra. “Noi – ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa a Bari – chiediamo il voto per la Lega e per il Centrodestra. Non vedo ruoli per Draghi o per tecnici per rispetto anche nei confronti di Draghi. Perché se uno vota la Lega vota per la Lega, se uno vota per il Centrodestra vota per il Centrodestra“.
“Con tutto il rispetto – prosegue Salvini – negli Stati uniti ci saranno a breve le elezioni di medio termine politiche. Io le osservo da lontano e non mi permetto di dare indicazioni o pareri ma ci sono gli Stati Uniti, c’è Biden e ci sono i repubblicani“.
“Il governatore della Florida Ron De Santis – dice ancora il leader della Lega – secondo me è una garanzia per il presente e il futuro, l’ex segretario di Stato con Donald Trump, Mike Pompeo, è una garanzia per il presente e il futuro. I socialisti anche negli Stati Uniti a New York e a Washington hanno fatto una marea di danni non solo negli Usa ma anche in giro per il mondo. Però io lo osservo e non mi permetto di dire se vincessero i democratici sarebbe una iattura. Si vota in Brasile da qui a breve ci sono in campo Bolsonaro e Lula mi sembra evidente per chi io simpatizzi ma questo non influirà sul voto dei brasiliani e quindi io conto che nessuno cerchi di influenzare il voto degli italiani”.