Elezioni in Sicilia, Renato Schifani nuovo presidente della Regione
Il Centrodestra sbaraglia la concorrenza. La delusione di Cateno De Luca e di Caterina Chinnici
Sarà Renato Schifani, di Forza Italia, il nuovo presidente della Regione Sicilia. In base alla proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai, con una copertura del campione del 58%, il candidato di centrodestra è al 42%.
L’intera coalizione di Centrodestra, che sostiene Schifani, è al 48,7%. Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, è al 23,3% mentre la sua coalizione è al 18%. La candidata del Centrosinistra, Caterina Chinnici, è al 16,6% e la coalizione al 16%. Nuccio Di Paola (M5S) è al 16,3% e la sua coalizione al 15,4%.
“È una vittoria di tutto il Centrodestra” ha detto Schifani in conferenza stampa dopo i risultati. “Tutti avranno pari dignità, al di là dell’entità dei consensi che influiranno sulla composizione della giunta. Ma ribadisco che sarà il governo delle competenze“. “Ringrazio Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano, Totò Cuffaro quando mi hanno dato la notizia della candidatura” ha affermato. “Questa vittoria favorirà il popolo siciliano, perché ci sarà sinergia col governo nazionale“. “Tutti partiti che mi appoggiano supereranno lo sbarramento del 5% questo consentirà una maggioranza solida in assemblea regionale” ha detto Schifani. Sulla composizione della giunta ha aggiunto: “Rispetterò i tempi dello Statuto e per formarla chiederò una rosa di nomi ai partiti“.
I rivali di Schifani
Ammette la sconfitta rispetto a Schifani il ‘masaniello’ messinese Cateno De Luca. Malgrado che gli exit poll lo dessero in svantaggio di 13 punti, sperava che i dati reali avrebbero alla fine ribaltato le previsioni. Ma così con è stato. De Luca contava infatti sul voto disgiunto, che si è verificato ma in maniera marginale. “Io ho perso, ma penso che i siciliani non abbiano vinto” sono state le sue parole a caldo. Caterina Chinnici, candidata alla presidenza della Regione siciliana per il Centrosinistra, ha commentato i risultati con molto fair play.
“Il voto è esercizio democratico di partecipazione e responsabilità, oltre che di sovranità popolare, verso il quale porto sacro rispetto ” ha detto. Così riconoscendo implicitamente anche il fatto che i siciliani hanno scelto Schifani e non lei. “Io ho proposto il mio impegno di valore civico per le persone e la collettività, gli elettori, valutando liberamente, hanno scelto un’altra guida con un programma diverso. Questo va riconosciuto e accettato. Alla Sicilia, che amo e non smetterò mai di amare, auguro comunque ogni bene. Dopo la rottura del patto delle primarie ho mantenuto la mia disponibilità non voltando le spalle agli elettori ed è stata una scelta di coscienza che confermo. Ma sicuramente, leggendo oggi i numeri, non può che confermarsi anche il grande dispiacere per l’impatto che il venir meno del campo largo ha avuto su queste elezioni regionali, fino a quel momento una partita aperta e da quel momento in poi, invece, una salita molto ripida”.