Facebook licenzia per la prima volta, Zuckerberg ha perso metà della sua fortuna
Dal podio dei più ricchi d'America, il fondatore è scivolato all'11° posto
Per la prima volta in 18 anni Facebook (ora Meta) si prepara al primo taglio di personale della sua storia. Finisce, di fatto, un ventennio di crescita ininterrotta.
Dopo le recenti indiscrezioni, Mark Zuckerberg ha confermato ai propri dipendenti che la Facebook congelerà le assunzioni. Non solo. Ridurrà i budget per molti team della società. Questa mossa porterà inesorabilmente a licenziamenti nei settori più deboli dell’azienda. Nessun numero preciso, ma una decina di giorni fa i media Usa avevano preannunciato che l’obiettivo di Zuckerberg è ridurre i costi di almeno il 10% nei prossimi mesi, in risposta alla crescita stagnante e all’intensa concorrenza e mentre ormai punta tutto sul metaverso. E dopo le perdite iniziali seguite alla notizia, Meta ha comunque recuperato a Wall Street viaggiando oltre il 2%.
Già in maggio il fondatore e chief executive di Meta aveva congelato le assunzioni di ingegneri e ricercatori dati di basso livello. In luglio invece aveva ammonito i dipendenti di Facebook ad ‘allacciare le cinture di sicurezza’ per un “periodo intenso” di 18-24 mesi. E aveva chiesto ai manager di identificare i lavoratori a basso rendimento. Ora è arrivato l’annuncio che ha gelato tutti. Nel suo incontro settimanale ‘botta e risposta’ con i dipendenti, Zuckerberg ha previsto che Meta sarà probabilmente più piccola nel 2023 rispetto a quest’anno, secondo la testimonianza di alcuni presenti.
Facebook, profitti giù
“Per i primi 18 anni di vita dell’azienda siamo cresciuti rapidamente ogni anno, ma di recente il nostro fatturato è stato per la prima volta piatto o leggermente in calo“, ha osservato Zuckerberg. “Speravo che a questo punto l’economia si fosse stabilizzata, ma da quello che vediamo non sembra ancora che sia così, quindi vogliamo pianificare in modo un po’ conservativo“, ha aggiunto. Quest’anno Meta ha mostrato i primi segni di rallentamento dopo uno sviluppo impetuoso. A febbraio la società di Zuckerberg ha annunciato la sua prima perdita trimestrale di utenti attivi giornalieri. A luglio invece ha registrato il suo primo calo trimestrale dei ricavi (pari all’1%: 28,8 miliardi di dollari) e dei profitti (-36%: 6,69 miliardi di dollari).
Tre i motivi della frenata. Il primo è l’aggiornamento delle norme sulla privacy apportato da Apple. Una circostanza che ha reso più difficile per le aziende tecnologiche tracciare gli utenti tra le varie app, incidendo sulle vendite pubblicitarie di Meta. Il secondo è la crescente concorrenza, specialmente di TikTok, che sta attirando gli inserzionisti, insieme ai redditizi utenti della Generazione Z e dei millennial.
Zuckerberg, la caduta
Il clone Meta di TikTok, Instagram Reels, fatica a competere. Infine i grossi investimenti nel metaverso, che stanno trascinando verso il basso i profitti operativi. Un cocktail micidiale insomma, tanto che per la prima volta dal 2015 Zuckerberg non è più tra le dieci persone più ricche d’America. Dal settembre 2021 l’imprenditore ha perso più della metà della sua fortuna (76,8 miliardi di dollari), passando dal numero 3 della lista Forbes delle 400 persone più ricche degli Stati Uniti al numero 11. Nessuno in America ha perso tanto denaro quanto lui nell’ultimo anno.